Torino, mix sociale e co-housing per le nuove residenze temporanee

Dal recupero di un antico edificio, alloggi temporanei per lavoratori, studenti e persone in situazione di stress abitativo

Mix sociale, soluzioni abitative temporanee e multifunzionalità. Nasce a Torino, nel multietnico quartiere di San Salvario, un nuovo modo di abitare. Dal recupero di un edificio storico, occupato dalle Suore dell'Ordine del Buon Consiglio e dalla scuola materna da queste gestita, in via San Pio V, è stata inaugurata a dicembre la nuova Residenza temporanea realizzata dalla Compagnia di San Paolo nell'ambito del Programma Housing.

In tutto 24 unità residenziali (5 monolocali, 8 bilocali, 10 trilocali e 1 quadrilocale) completamente arredate, provviste di cucina ad induzione e sistema di domotica per il controllo delle utenze, con soluzioni impiantistiche innovative e a ridotto impatto ambientale. E un investimento pari a circa 6 milioni di euro.

© Andrea Guermani

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Il progetto, frutto di un concorso, è dello Studio De Ferrari Architetti (fondatori Giorgio De Ferrari e Vittorio Jacomussi) che ha lavorato in squadra con lo Studio CYD consulting & engineering e l'ing. Marco Tobaldini e, prima ancora dell'inaugurazione dei nuovi spazi, ha già ottenuto un importante riconoscimento. L'intervento, ha vinto, infatti, il premio di Urbanistica 2015 indetto da Inu - Urbit, conferito mercoledì 18 novembre.

Luoghi Comuni San Salvario è il nome dato al progetto. Si tratta dela seconda Residenza Temporanea del Programma Housing della Compagnia di San Paolo (www.programmahousing.org), dopo quella di Porta Palazzo, inaugurata due anni fa. Il progetto Luoghi Comuni comprende, oltre alla funzione residenziale, l'insediamento di servizi e spazi comuni per gli abitanti e di attività commerciali e di animazione rivolte al quartiere e alla città. L'intento è infatti di offrire a tutti coloro che utilizzano la residenza, non solo uno spazio abitativo privato, ma anche l'opportunità di sentirsi accolti e di fare un'esperienza abitativa significativa, pur nella transitorietà della condizione.

© Andrea Guermani

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«Per la realizzazione delle due Residenze Temporanee del Programma Housing, la Compagnia di San Paolo ha sostenuto una spesa complessiva di circa 11 milioni di euro, offrendo in totale 51 unità residenziali già completamente abitate. Il "mix sociale" che caratterizza l'insieme degli abitanti delle residenze costituisce la base su cui si fonda il lavoro di coesione e di solidarietà che si vuole creare negli edifici e al di fuori di essi, ossia nei quartieri sui quali si affacciano e ai cui stimoli e sollecitazioni sono aperti», ha affermato Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo.

Una delle caratteristiche delle nuove residenze di San Salvario è, dunque, la temporaneità. Le nuove residenze offrono una soluzione abitativa per un periodo di tempo limitato, che va da un giorno a dodici mesi. Tre le categorie di destinatari: lavoratori, studenti, personale in formazione, city users, turisti; persone in situazione di stress abitativo che per ragioni economiche, sociali e familiari vivono in una fase di vulnerabilità sociale; persone in emergenza abitativa. Per coloro che si trovano in una situazione di stress abitativo e necessitano di una permanenza lunga si prevede l'applicazione di tariffe calmierate.

© Andrea Guermani

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L'opera di ristrutturazione dello stabile di via San Pio V, risalente a metà Ottocento, è stata resa possibile grazie all'intervento fra il 2012 e il 2015 della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con l'Ufficio Pio, e ha restituito al quartiere e alla città un edificio storico dal punto di vista architettonico, sociale e culturale. Il restauro ha valorizzato le parti più interessanti e peculiari di questo edificio quali per esempio le decorazioni in gesso e il disegno del fregio che inquadrano la facciata storica o il grande terrazzo ricoperto da un glicine rigoglioso e secolare, preservato grazie ad accorgimenti particolari. Vi sono anche innovazioni strutturali quali la copertura del cortile interno.

Gli appartamenti, oggi già interamente abitati, sono ideali per ospitare famiglie con bambini. La Residenza Temporanea accoglie al suo interno anche una scuola dell'infanzia, curata dalle Suore dell'Ordine del Buon Consiglio, residenti nel condominio in spazi appositamente rinnovati, dove sono attesi i bambini che abiteranno nella casa e quelli che già vivono nel quartiere.

© Andrea Guermani

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Infine un servizio di gestione affidato al Consorzio OPLA (Organizzazioni per l'Abitare), costituito dalle cooperative sociali Atypica e Progetto Muret, già attive sull'area metropolitana in ambito sociale, culturale e di ospitalità alberghiera. La gestione è diventato un punto centrale nelle esperienze di housing sociale più avanzate, che non mancano in Italia. In questo caso i gestori provvedono ad animare i luoghi comuni, attraverso iniziative pensate ad hoc, promuovendo anche eventi culturali, con l'obiettivo di favorire la socializzazione. E poi un'azione di orientamento e di accompagnamento alle persone in situazione di stress abitativo.

La realizzazione degli arredi è a cura di Galliano Habitat, in collaborazione con il Re(f)use Lab. Uno dei temi della collaborazione è stata l'integrazione di arredi industriali con arredi artigianali provenienti dalla rivisitazione di complementi e materiali recuperati in cantiere prima che venisse smaltito il materiale di scarto. Il Re(f)use Lab ha sviluppato un metodo di formazione e di approccio alla progettazione particolarmente efficace in ambito di disagio e disabilità.

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