In copertina foto di Andrea Avezzù _ Courtesy by La Biennale di Venezia

7 maggio 2024. Dalla cornice della Sala delle Colonne di Ca' Giustinian a Venezia, Carlo Ratti, in italiano e inglese espone i temi della sua Biennale. Innanzitutto, il titolo: Intelligens sottolineando la radice apocrifa della desinenza latina che rende il termine plurale, collettivo, inclusivo e valido sia per l'italiano che per l'inglese.

Le intelligens saranno infatti corali, così come l'architettura stessa, e declinate nei loro diversi significati. Esse determineranno le sezioni della Biennale di architettura che avrà come tema introduttivo Venezia che da città fragile per eccellenza si trasformerà, nella visione del curatore della nuova Biennale, in banco di prova delle soluzioni temporanee e permanenti che gli architetti proporranno.

L'ambiente costruito in quanto responsabile dell'80% delle emissioni atmosferiche sarà messo alla prova della trasformazione attraverso nuove rotte per il futuro, suggerendo un ventaglio di soluzioni ai problemi più pressanti del presente. Verranno messe insieme una grande raccolta di proposte progettuali sperimentali, rispondenti ad una definizione di "intelligenza" basata in primo luogo sulla capacità di adattarsi all'ambiente grazie anche ai suoi significati diffusi, ovvero: naturale, artificiale e collettiva.

A Venezia per salvare il pianeta?

La 19. Mostra Internazionale di Architettura sarà dedicata all'ambiente costruito e alle numerose discipline che gli danno forma. L'architettura sarà al centro di questa costellazione, e sarà integrata con arte, ingegneria, biologia, e con le scienze in senso lato, collegando ciascuna di esse alla materialità dello spazio urbano. Il tutto a servizio di quel tema, che è la sfida del nostro tempo, e che non è più transizione ma è adesso: il CAMBIAMENTO CLIMATICO.

Quest'anno, ha spiegato il curatore, il Padiglione Italia sarà chiuso per restauri e non sarà disponibile anche nel 2025, ma la filosofia che guiderà la Mostra ha colto, per dirla alla Gian Battista Vico, questa traversia come un opportunità ed è per questo che il Padiglione Italia sarà diffuso per la città di Venezia, non solo ai Giardini e all'Arsenale ma la città stessa come laboratorio aperto, tema che riporta Carlo Ratti alle sue prime riflessioni circa una progettazione condivisa sulla falsa riga dell'opera aperta di Umberto Eco.

La metodologia sarà caratterizzata da quattro concetti chiave quali: Transdisciplinarità, Laboratorio Vivente, Raccolta di Idee e Protocollo di Circolarità. Inoltre, con similitudine alla 14. Mostra Internazionale di Architettura (2014), l'attuale curatela cercherà di reintrodurre tra i Padiglioni Nazionali un grado di coordinamento e coerenza con il tema della Mostra Internazionale principale. I paesi partecipanti saranno incoraggiati a confrontarsi col tema "Un luogo, una soluzione" per mettere in luce che l'unione, anche in sfide epocali come il cambiamento climatico, fa la forza.

L'architetto, gli architetti tutti, saranno in questa Biennale-laboratorio come "agenti mutàgeni" capaci di innescare il cambiamento, trovare idee e discutere soluzioni che potranno fallire ma anche aprire quelle vie per affrontare quel tema originario che definisce il significato stesso di architettura: ovvero quello di riparare gli esseri umani dagli elementi naturali avversi.

Carlo Ratti dedica la sua Biennale a Italo Rota, recentemente scomparso, col quale era iniziata questa avventura. I curatori continueranno a portare avanti le sue idee.

LE SEZIONI DELLA MOSTRA

Venezia: focus sulle varie intelligenze che hanno permesso e permettono a Venezia di essere se stessa e sopravvivere.

Intelligenza naturale: dove la nozione di architettura verrà indagata nella sua accezione di messa in opera della natura per orientare la propria azione e riportare la vegetazione nel cuore delle nostre città.

Intelligenza artificiale: dove le reti di connessioni e sensori che collegano le nostre metropoli possono mitigare l'impatto ambientale dello sviluppo urbano.

Intelligenza collettiva: focus sull'architettura senza architetti, sul suo valore di opera collettiva che collabora con la natura e mai contro di essa.

Fine: verrà anche preso in considerazione il significato di fine: cosa succederebbe se fosse troppo tardi per salvare il pianeta?

Raccolta di Idee

Una chiamata a raccolta per la comunità globale di professionisti, scienziati, studiosi, attivisti e altri.

Per la prima volta, tutti saranno protagonisti, nell'ambito della 19. Mostra Internazionale di Architettura, il Curatore Carlo Ratti apre uno spazio per la raccolta di idee. Seguendo il principio che ogni idea vale in tempi come questi per costruire una Mostra che metta luce diversità e pluralità di pensiero. Ogni contributo sarà valutato dal Curatore per un eventuale inserimento nella Mostra Internazionale o nel più ampio programma curatoriale.

Tutte le proposte devono seguire le linee guida specificate sull'interfaccia di presentazione e devono essere caricate nello spazio dedicato sul sito della Biennale di Venezia labiennale.org entro le 23:59 (CEST) del 21 giugno 2024.

+info → labiennale.org

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