Arch.S : [post n° 429404]

Avvio libera professione

Buonasera a tutti, ho bisogno di alcune delucidazioni dal punto di vista commerciale per quel che riguarda la libera professione.
Ho avviato l'attività di professionista libero nell'ottobre del 2019 con partita IVA a regime forfettario, con emesse un certo numero di fatture. Dal punto di vista commerciale, vorrei capirne di più quel che riguarda il regime e quali sono i doveri fiscali che devo rispettare e con quali scadenze.

Mi è sembrato di capire che quale vantaggio start-up ho per i primi 5anni una decurtazione del pagamento imposta unica pari al 5% e un coefficiente ateco del 78%.
Ho le idee confuse e vorrei provare a gestire in autonomia la contabilità e le dichiarazioni (che devono essere fatte entro giugno 2020 per l'anno 2019??), data la mole ancora ridotta di valori e per risparmiare il costo della figura del commercialista.
Inoltre quale è la deducibilità delle fatture e dei pagamenti ad INARCASSA e ordine professionale?

Mi auguro qualcuno riesca a risolvere questi miei dubbi, che seppure banali, mi stanno mettendo in difficoltà, grazie anticipatamente.


Mikros :
Ma non hai sentito un commercialista prima di avviare tutto? Fallo adesso, allora, è molto importante.
desnip :
Perdonami, ma hai davvero le idee MOLTO confuse... Come ti consiglia Mikros, rivolgiti a un commercialista, non saranno soldi buttati. Poi, quando sarai più addentrato potrai anche procedere da solo.
FranzArch :
Hanno detto tutto i colleghi.
Aggiungo che di tutti i costi possibili della professione, il commercialista è quello su cui non lesinerei mai. Il fai da te in Italia è volutamente disincentivato dal punto di vista fiscale e contabile, troppi vincoli, troppi cambiamenti repentini, troppe eccezioni, troppa roba cui stare dietro.
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