Architraveller : [post n° 441082]

Cambiare lavoro dopo i 30

Salve a tutti, sono un architetto di 32 anni e vorrei un consiglio relativo alla mia carriera. Dopo essere stato qualche anno in Inghilterra dove ho lavorato come architetto, sono rientrato da pochi anni in Italia perché sentivo che in UK a parte i progressi che avrei potuto fare nel lavoro, mi sarei sempre sentito un corpo estraneo (specie in tempi di Brexit). Ho cambiato diversi studi da quando sono rientrato in Italia ma credo che il vero problema sia il fatto di non sentirmi in condizione di fare progetti di vita a causa di una perenne condizione/sensazione di precarietà dovuta all’essere costretto a lavorare come libero professionista. Naturalmente sapevo a cosa andavo incontro rientrando in Italia, ma ho sempre pensato che con un po’ di esperienza all’estero e un buon livello di inglese avrei avuto qualche discreta opportunità. Sono però sempre e solo arrivate collaborazioni a p.iva con un rapporto però esclusivo (da dipendente).
Avreste consigli su che strada intraprendere per puntare a un’azienda che possa offrirmi qualche certezza lavorativa in più (un contratto), magari valorizzando la conoscenza della lingua (con cui mi piacerebbe lavorare più spesso) e un’esperienza lavorativa nel campo degli uffici/retail?
Grazie in anticipo a chi spenderà due minuti per rispondermi.
d.n.a. :
Cerca, manda curriculum, chiedi colloqui, cerca ancora, allarga gli orizzonti, cerca, e avanti così finché non trovi qualcosa di nuovo.
Esci dalla prospettiva degli studi di architettura/ingegneria, dai quali in linea di massima, e salvo rare eccezioni, non puoi aspettarti più di quello che già sai.
Ricorda che di architetti è piena l'Italia, quindi hai molti avversari, ma non demordere..
Buon lavoro, perchè trovare lavoro è esso stesso un lavoro.
marS :
Prova i concorsi negli Enti pubblici, c'è un ricambio generazionale con molte opportunità. Oppure nella scuola.. Qui lascerei perdere gli studi di architettura...
Adam Richman :
Nel privato prova a insistere con grandi società di ingegneria o società immobiliari con grandi patrimoni da sviluppare e gestire (coima, prelios, sezioni real estate di banche e assicurazioni, aziende retail e gdo, ecc.), tutte a vocazione internazionale. Credo che molte facciano base a Milano e Roma
davide :
Oltre a quanto già detto, prova anche con i general contractor o imprese edili strutturate: in periodo di bonus 110, c'è molto lavoro. Oppure prova anche con enti come il FAI, hanno uno studio tecnico.
Purtroppo la condizione di instabilità dovuta alla condizione di falsa p. iva la conosco bene così come conosco bene il bassissimo fatturato che non mi permette di mantenere la famiglia in modo adeguato. Qui in Italia troverai molta concorrenza: gli studi cercano spesso lavoratori a basso costo. Non demordere e buona fortuna!
Architraveller :
Grazie mille a tutti dei consigli!
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