fedele : [post n° 447006]

Demolizione e (Fedele) Ricostruzione - Tecnologie costruttive

Buongiorno,
nell'ambito di demolizione e ricostruzione di fabbricati residenziali che per effetto della presenza di vincolo paesaggistico in combinato con la necessità di accesso alle agevolazioni fiscali, debbano mantenere le caratteristiche preesistenti (per rimanere nella Ristrutturazione Edilizia di cui art. 3 comma 1 lettera d) DPR 380/2001), come ci si comporta, dal punto di vista urbanistico, se si prevede di variare per diverse esigenze anche sopravvenute (normativa sismica, energetica, bioedilizia ecc.) la tecnologia costruttiva?

Nel merito del caso in esame siamo di fronte ad una abitazione costruita in muratura portante e solai in laterocemento. Ci si chiede pertanto se il limite della "fedele ricostruzione" imposta dal dettato normativo e per via del vincolo, si debba intendere nell'interezza delle caratteristiche del fabbricato: per esempio se si sostituisse la struttura esistente con una soluzione in legno che prevede spessori "murari" inferiori, tenuto conto peraltro che l'edificio è stato legittimato in forza di condono edilizio, la maggiore superficie utile interna derivante proprio dal minor spessore delle pareti (mantenendo naturalmente la sagoma e quindi la superficie lorda), può essere interpretata come ampliamento (poiché questo determinerebbe la non agevolabilità della "parte ampliata")? Ringrazio anticipatamente.
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