arch Francesca : [post n° 449179]

CILA PER SOSTITUZIONE INFISSI

Il mio cliente ha necessita' di una CILA per manutenzione straordinaria per poter accedere ai benefici fiscali per la sostituzione degli infissi di casa sua.Mi sono gia' confrontata con il comune e mi ha detto che non è necessaria una pratica ma che è edilizia libera. Come posso fare per accontentare il cliente?
Grazie
ponteggiroma :
per accontentare il cliente devi modificare la legge e far passare la sostituzione di infissi da ordinaria a straordinaria.
Scherzi a parte, ma non può usufruire dell'eccobonus per sostituzione di infissi?
paoletta :
Cerca e stampa la risposta all'interpello n. 383 del 16 settembre 2019 dell’Agenzia delle Entrate. Stampala in A3 cosi' che sia ben leggibile, stampala in duplice copia, una per il commercialista e una per il cliente.
Puoi chiedergli 3.500,00 euro per la CILA e vedi come cambia idea
desnip :
ARIDAGLIE!!!!
Ma lo volete capire o no (o lo vogliono capire i vostri clienti) che le agevolazioni fiscali non c'entrano nulla con Cila e Scia????
Se un intervento è agevolato e per quell'intervento non serve la pratica, è agevolato lo stesso!

Il consiglio di Paoletta sarebbe ottimo, se non fosse che il cliente se ne va da un altro tecnico che per la Cila gli chiede 500 euro...
accademiablu :
Concordo con desnip, le agevolazioni fiscali non corrispondono alle norme urbanistiche. Nel 2016 tante opere sono state rese realizzabili senza pratica edilizia ma non è cambiata la normativa di settore delle detrazioni per cui le "innovazioni" ( vd circolari e interpelli AG. Entrate) restano detraibili anche senza pratica. In questo caso logico è il committente stesso che si certifica che le opere sono detraibili
ArchiFish :
Attenzione, perchè senza espliciti pareri/chiarimenti da parte, ad esempio, dell'AdE, tanti interventi che sembrano agevolati pur costituendo edilizia libera, lo sono, in realtà, solo e soltanto se ricompresi o all'interno di un titolo abilitativo "più ampio".
Giusto per capirci, la pavimentazione di un area esterna, con cambio di forma e materiali, è sicuramente agevolata pur costituendo edilizia libera, ma solo se si parla di aree esterne condominiali. Per un edificio unifamiliare, è "detraibile" al 50% se contestualmente realizzata ad opere per cui è richiesto un titolo abilitativo. Stesso dicasi, ad esempio, per l'installazione di una linea vita o per il bonus mobili.
Discorso diverso, invece, per gli infissi che, ormai è pacifico, sono "detraibili" indipendentemente da una pratica depositata in comune.
Se leggete nelle pieghe, nemmeno tanto nascoste, della normativa, è chiaro che l'elenco (non esaustivo) degli interventi soggetti a bonus non è da intendersi riconducibile ad opere sicuramente "detraibili" anche se realizzate in autonomia.
paoletta :
Infatti un nodo della questione e' che la gente pensa che la mera sostituzione/rinnovo delle opere di finitura quali pavimentazioni, rivestimenti, pitturazioni siano opere detraibili. E queste non lo sono a meno che non dimostro che siano necessarie per un miglioramento o innovazione tecnologica
In sostanza posso fare una finta CILA per opere di adeguamento impianti affinche' possa dichiarare la necessita' del rifacimento della pavimentazione di tutta la casa.
accademiablu :
Credo si sia tutti d'accordo e si dicano appunto le stesse cose: 1 che la gente pensa che alcune opere siano detraibili senza pratica edilizia (es. pavimenti), 2 di controparte che per detrarre alcune opere non è necessaria alcuna pratica edilizia (es. infissi). Per me è stata delucidante la Risposta n. 287 dell'Ag. delle Entrate proprio in merito a questa questione
arch Francesca :
Grazie a tutti per le risposte e i consigli. Mi sa' che perdero' il cliente...appena gli rispieghero' che non serve una pratica. Mi aveva portato le fotocopie di una pratica dicendomi dovev dovevo barrare, cioè in corrispondenza della manutenzione straordinaria, perchè l'impresa che gli cambia gli infissi gli aveva detto di fare cosi.Siamo in balia di tutti.
ponteggiroma :
ah, siamo arrivati a questo punto? Che l'impresa installatrice degli infissi ci deve dire pure dove dobbiamo "barrare". Non te la prendere Francesca, il discorso è più generale, ma vi rendete conto come ci siamo ridotti? Siamo diventati quelli che devono mettere solo una firma, tanto a tutto il resto ci hanno già pensato gli altri e poi magari il committente ti verrà pure a dire che gli hai chiesto troppo per una semplice "barratura"
fulser :
ponteggi hai perfettamente ragione.
Infatti noi, come serramentisti, ci rifiutiamo di fare questa cosa, anche perché normativamente non potremmo!
Ma sai quanti clienti vengono da noi e ci dicono che alcuni nostri concorrenti lo fanno? O quanti clienti arrivano senza uno straccio di carta in mano "tanto senz'altro sapete voi come fare, fatemi voi per favore"? Una cliente milanese: "ma come, voi non lo fate?? L'anno scorso ho cambiato i serramenti nella casa di Milano e mi hanno fatto tutto quelli dell'azienda!".
Mah.
desnip :
Scusa, fulser, ma vi rifiutate di fare cosa?
fulser :
la pratica, compresa di dichiarazione enea per esempio
desnip :
Allora, la "pratica" ovviamente non possono pretenderla perchè non ci vuole e in ogni caso non sarebbe di competenza di una ditta, ma di un tecnico.
La comunicazione enea invece molte ditte la fanno. E' una scelta ovviamente, non compete a loro ma neanche è vietato farlo.
Io, ad esempio, lavoro per una ditta che "offre" al cliente sconto in fattura e pratica enea (di cui mi occupo io).
fulser :
il punto è che per quanto riguarda la pratica, il cliente medio talvolta non sa nemmeno se ci vuole o no, indipendentemente dal tipo di lavoro da fare. Quindi viene da noi chiedendo "potete fare tutto voi?".
Per quanto riguarda la comunicazione Enea, per esempio, io non la farei fare ad un soggetto che è a quel punto controllante e controllato nello stesso tempo, non so se mi sono spiegata bene. Ovvio che si parte dal presupposto che uno faccia le cose correttamente, ma personalmente non lo farei. Poi, per esempio nel bonus facciate, la scheda descrittiva deve essere redatta da un tecnico abilitato (immagino che tu entrerai in questa fase), quindi....
archspf :
Bisogna fare sempre attenzione ad almeno due aspetti:
a) presentare una pratica quando non è richiesta, sarebbe infrazione deontologica
b) l'agenzia potrebbe vedere in questo una forzatura e revocare l'agevolazione

Infissi (senza variazione caratteristiche), bagni, pavimenti/rivestimenti ecc.: sono tutti interventi liberi da autorizzazione (v. Glossario AEL), e come sottolinea @ArchiFish fate attenzione a non confondere la "lista" a piè di guida dalla ratio e dal contenuto della stessa.

Sappiamo che nonostante le evoluzioni normative (urbanistiche) l'ADE non si è mai saputa adattare. Anzi dirò di più: non è mai stata allineata perfettamente alle definizioni "concettuali" che essa stessa ha estrapolato dal testo unico. Tant'è che ci ritroviamo sempre nella stessa situazione, dove per rifare un bagno anche integralmente è dal punto edilizio pura M.O. (non crearne uno nuovo che è cosa diversa = M.S.), intervento che non dovrebbe prevedere, stante alle linee guida, agevolazioni fiscali, tuttavia l'agenzia ha più volte riconosciuto il beneficio in barba (e per paradosso) delle proprie stesse dichiarazioni.

@arch Francesca: l'unica cosa in cui il committente si può accontentare è quella di fare le cose consentite dalle regole e dal buon senso.
desnip :
@fulser: "io non la farei fare ad un soggetto che è a quel punto controllante e controllato nello stesso tempo". Considera che in situazioni dove non servono asseverazioni o ape, come la sostituzione di infissi, i climatizzatori, la caldaia, ecc., il soggetto deputato a compilare la comunicazione enea è il committente stesso... più controllante e controllato di così!
La maggior parte non sono in grado di farlo da soli per questo alcune ditte offrono il servizio, altrimenti devono rivolgersi a un tecnico. Oppure molti lo fanno fare al caf (non oso pensare le fesserie che ne escono fuori).
Roberta :
Ciao. Purtroppo quello che si legge su internet è contraddittorio. Chiedo al mio architetto è al mio commercialista e non mi sanno rispondere e quindi nel dubbio mi dicono di presentare una CILA. Ma io devo rifare semplicemente ristrutturare completamente due bagni e rifare gli impianti della cucina oltre che tinteggiare e sostituire porte e finestre senza lavori murari. Dagli interpelli ho capito che posso essere ammessa alle detrazioni senza necessità di cila ma solo predisponendo una dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Mi confermate che ho capito bene? Dubbi li nutro però sul bonus mobili? Anche a questo si può accedere senza CILA?
desnip :
roberta, perdonami, ma gli interpelli non c'entrano una cippa...
Ci sono lavori che necessitano di Cila e altri no.
Ci sono lavori detraibili e altri no.
La detraibilità non è legata alla cila, altrimenti la guida AdE non avrebbe mai parlato della famosa dichiarazione sostituitva di notorietà.
Il bonus mobili si può avere solo per interventi di m.s. (ci sono lavori di m.o. ma non danno diritto al bonus mobili).
Punto.
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