Margherita : [post n° 469582]

Apertura P.Iva e compenso netto e lordo

Buonasera a tutti,
Probabilmente è un argomento che è stato già trattato e vi chiedo scusa per questo, ma avrei bisogno di un aiuto.
Ho quasi 36 anni e da 5 lavoro presso uno studio di architettura a Modena, con un contratto a co.co.co che a breve scadrà e l’unica forma di collaborazione che mi è stata proposta per rimanere è l’apertura della P.Iva.
Non avendomi ancora convocata per trattare nello specifico di questa proposta, vorrei intanto prepararmi bene, per non essere impreparata.
Io guadagno 1.250,00 euro netti al mese, e vorrei capire con la p.iva quali sono i costi da sostenere , e che proposta dovrebbe esserci in termini di stipendio lordo mensile soprattutto, al fine di non rimetterci.
Potete aiutarmi in questo? Grazie anticipatamente
Mitch :
Ciao, non vorrei dirti delle castronerie ma il mio calcolo sarebbe, essendo tu over 35 e pertanto senza più sconto del forfettario ma con forfettario classico. A spanne, ricordantoni che le tasse si pagano sul 78% del volume d'affari: Contributi soggettivi+ integrativi fissi circa €3500 (soggettivi e integrativi) +200 ordine + 4% integrativi sulla fattura + 15% di contributi al netto delle voci precenti +15%tasse al netto. Il linea di massima ti direi quindi di considerare 3700+30% del tuo fattura come spese + €400 commercialista. Pertanto se vuoi avere un netto di 1300 per 12 mensilità, dovresti chiedere circa 28K all'anno. Se poi firmi qualcosa, dovrai aggiungere l'assicurazione, se i giorni di malattia e ferie non te li pagano, idem dovrai aggiungere qualcosa. Dal mio punto di vista come falsa partita iva, alla tua etá, non chiederei meno 1500, 1800 o più se devi firmare. Come minimo insindacabile! Prendi il tutto con le pinze ma spero possa essere d'aiuto.
Archifish :
Se parliamo di 28.000 € annui, siamo attorno ai 2350 € al mese, fatturati. Cifra dalla quale, oltre a tutte le spese già ipotizzate, vanno decurtati di eventuali costi di trasferta (auto e carburante, come minimo). Se poi il posto di lavoro è sotto casa, meglio per te. In ogni caso, difficile ti resti in tasca più dello stipendio di un operaio.
Ciò premesso, senza nulla toglie ad operai, cassiere, impiegati, ecc, ci sarebbe da domandarsi se con una laurea ed un abilitazione professionale in tasca, il nostro valore sia uguale a quello delle categorie professionali di cui sopra. Soprattutto considerando che per noi non esistono malattia, ferie retribuite, ammortizzatori sociali, possibilità di stipulare un mutuo o un finanziamento senza garanzie altrui, ecc.
Purtroppo, con quest'ultima riflessione, andiamo decisamente off topic ed entriamo nel campo della filosofia o se vogliamo del tragicamente ed inutilmente già dibattuto.
Adam Richman :
Secondo me un over 35 che vuole/deve campare dignitosamente del proprio lavoro di architetto con p.iva deve fatturare almeno 40.000€ annui. Certamente non meno di 30.000€, e cmq in questo caso con prospettive di crescita. Parlo in teoria, perché nella realtà spesso si fattura molto meno. Io ho chiuso p.iva a 37 anni, fatturavo meno di 25.000€ e non riuscivo a camparci.
Archnik :
magari 40.000 annui!!! ma quando mai ... come "falsa " partita iva intendo ...
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