Arrigo Arrighetti al Politecnico di Milano | due visite guidate gratuite

mostra a cura di Adriana Granato e Marco Biraghi | iniziativa organizzata da FOAMI

di Elisa Scapicchio

Mostra: fino al 25 marzo 2024 | Visita: 23 febbraio, ore 11 e 12

In occasione della mostra Arrigo Arrighetti Architetto, allestita al Politecnico di Milano sotto la curatela di Adriana Granato e Marco Biraghi con fotografie di Sosten Hennekam, la Fondazione Ordine Architetti Milano ha organizzato due visite guidate gratuite

L'appuntamento è per venerdì 23 febbraio alle ore 11 e alle ore 12 (con prenotazione obbligatoria), occasione per scoprire l'emblematica figura di Arrigo Arrighetti (1922-1989) e il suo significativo contributo alla storia dell'architettura della Milano del dopoguerra.

Iniziò a lavorare al Comune di Milano da giovanissimo, prima ancora di iniziare gli studi di architettura, e fu proprio la sua tesi di laurea incentrata sulla ricostruzione di un edificio simbolo cittadino ad aprirgli le porte di un futuro così grandioso.

Nella sua non lunghissima carriera Arrighetti realizzò circa 150 edifici, tutti legati dal filo rosso dell'altissima qualità progettuale ispirata al panorama internazionale ma al tempo stesso capaci di fare i conti con un'estrema economia di mezzi.

info e prenotazioni: ordinearchitetti.mi.it

La visita dà diritto a 1 cfp in autocertificazione.

La mostra | 30 gennaio - 25 marzo 2024

Curata da Adriana Granato e Marco Biraghi, la mostra offre al visitatore una selezione di progetti, tra cui l'Asilo Santa Croce, l'Istituto Cesare Correnti, la piscina Solari, la stazione della metropolitana di Amendola, il Quartiere Sant'Ambrogio, la Chiesa di San Giovanni Bono.

L'allestimento di studio ibsen, realizzato con mattoni forati e cinghie di carico, mette in scena l'atmosfera del cantiere edile di quel tempo, quando l'architettura si caratterizzava per la sua matericità dall'estetica a volte "brutalista".

Sono esposti i disegni originali conservati all'interno della Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano, e la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, accompagnati dalle fotografie - tutte in bianco e nero - del fotografo olandese Sosthen Hennekam, esperto dell'architettura milanese del secondo dopoguerra.

I modelli di alcuni degli edifici di Arrigo Arrighetti sono invece realizzati dallo studio Labora del Politecnico di Milano.

foto: © Sosten Hennekam

Chi è stato Arrigo Arrighetti

il suo lascito tra innovazione e impegno civico

Nato a Milano nel 1922, Arrigo Arrighetti si laurea in architettura nel 1947 in un periodo di pieno dibattito sul tema della ricostruzione. La sua tesi su Palazzo Sormani, biblioteca pubblica danneggiata dai bombardamenti durante la guerra, gli valse il suo primo incarico ufficiale dal Comune di Milano.

Completata nel 1949, la ristrutturazione di Palazzo Sormani si rivelò un terreno fertile di sperimentazioni, le innovazioni individuate accompagnarono la successiva produzione architettonica di Arrighetti, come l'uso della griglia quadrata di cemento armato o l'illuminazione zenitale di ampi ambienti pubblici.

Mai stanco di ricercare soluzioni strutturali originali e complesse, Arrighetti trasse ispirazione anche dal panorama internazionale. Mise in pratica quanto appreso, sin da giovanissimo, nella progettazione di complessi di case popolari dalla grande varietà tipologica, che mostravano una forte attenzione ai dettagli funzionali e compositivi degli elementi architettonici. Ma la sua attività lo vide impegnato anche nel campo dell'edilizia scolastica, per cui si impegnò con grande cura e dedizione.

Dal 1955 al 1961 diresse l'Ufficio Studi e Progetti del Comune di Milano portandolo a diventare una realtà vivace e all'avanguardia, costruendo più di 150 edifici e divenendo esempio per molte città italiane.

Dal 1956 al 1959, diventò consulente della Società MM per la progettazione e l'arredamento delle stazioni e realizzò una delle stazioni della metro rossa di Milano, Amendola Fiera, con un progetto cristallino sorprendente, composto da una copertura di resina poliestere rinforzata con fibre di vetro, precursore nell'uso della modularità strutturale di unità geometricamente complesse. Dal 1961 al 1979, poi, ricoprì il ruolo di direttore dell'Ufficio Urbanistico Comunale, dove si occupò di progetti di ampia scala urbana, come ad esempio nel Quartiere Sant'Ambrogio (1962-77).

Tra i suoi progetti più importanti si ricordano la Colonia a Pietra Ligure (1958-59) e la piscina a Parco Solari (1960), ma soprattutto la Chiesa di San Giovanni Bono (1962-64).

ARRIGO ARRIGHETTI ARCHITETTO
mostra a cura di Adriana Granato e Marco Biraghi
fotografie di Sosthen Hennekam

30 gennaio - 25 marzo 2024 

dove: Politecnico di Milano,
Spazio Mostre Guido Nardi
via Ampère, 2 - Milano 

orari:
lunedì - venerdì | ore 10 - 19
sabato e domenica: chiuso

+info: eventi.polimi.it

foto: © Sosten Hennekam

pubblicato il:

gen 30
mar 25

Arrigo Arrighetti al Politecnico di Milano | due visite guidate gratuite mostra a cura di Adriana Granato e Marco Biraghi | iniziativa organizzata da FOAMI
Politecnico di Milano, Spazio Mostre Guido Nardi Via Ampère, 2 - Milano

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