Gli architetti studiano Parma, laboratorio urbanistico

rassegna web

Gazzetta di Parma, 24/11/2003

articolo di Matteo Scipioni

Parma capitale italiana dell'architettura moderna? Nessuna esagerazione: la nostra regione e in particolare la nostra città, infatti, sono state scelte come sede del seminario internazionale della «Qualità dell'architettura contemporanea», evento organizzato dalla Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea del ministero per i Beni e le attività culturali in collaborazione con la Regione e il Comune di Parma, nell'ambito delle iniziative intraprese dalla presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea, che si è svolto tra Bologna e Parma venerdì, sabato e ieri.

Un seminario a cui sono stati invitati esponenti politici - tra cui il ministro Pietro Lunardi- ma anche architetti e progettisti di fama internazionale (Massimiliano Fuksas, Jo Coenen e Flora Ruchat-Roncati), i rappresentanti di istituzioni internazionali competenti nel settore, urbanisti, docenti universitari, committenti pubblici imprenditori e direttori delle principali riviste del settore.

Il capoluogo emiliano è stato sede di una due giorni di convegno, in cui sono stati analizzati temi tecnici e discusse le leggi che tutelano e regolano la qualità e gli interventi architettonici. La nostra città, invece, è stata presa come esempio qualitativo e quantitativo di questo tema e ieri, oltre a sede di un incontro, è stata oggetto di una visita di questa delegazione. «La vostra Regione e la vostra città come esempio di punta - spiega Manuel Guido, responsabile Studi e rapporti internazionali del Darc - sono da tempo un valido esempio del costruito contemporaneo: Parma presenta infatti progetti architettonici di fama internazionale. La legge regionale che tutela questi interventi (Lr 16/02) è stata presa addirittura come esempio per studiare quella che il Governo sta elaborando in materia di qualità architettonica».

Una giornata parmigiana iniziata con un incontro, appunto, e proseguita con una visita a questi esempi di recupero-intervento in chiave moderna come il Duc, piazzale della Pace e palazzo Ina. Durante la prima parte, che si è svolta all'auditorium Paganini, sono stati illustrati anche i progetti che coinvolgono l'area Barilla, il progetto stazione-area Pasubio e quello di viale Piacenza.

A fare gli onori di casa, il sindaco Elvio Ubaldi e l'assessore all'urbanistica, Daniele Galvani. «Siamo soddisfatti di questo onore - ha commentato il primo cittadino - che riconosce le nostre scelte. La qualità architettonica è, infatti, decisiva per la qualità di una città e il benessere dei cittadini. Il bello di una città è importante come il funzionale. In passato si era dato troppa importanza all'urbanistica e poco all'architettura: in questi anni abbiamo cercato di recuperare a questo vuoto con svariati interventi di recupero di ottima qualità».

Al convegno, organizzato in collaborazione con la nostra Università, sono intervenuti alcuni docenti della facoltà di Architettura tra cui il preside, Giovanni Bassanelli.

L'auditorium di Parma (Renzo Piano)

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Parma che cambia

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