Sì alla nuova Galleria d'Arte Moderna

rassegna web

Corriere della sera, 24/02/2004

 di G. Pull.

Alle trombe di chi vuole che sia conservata l'«ala Cosenza» della Galleria d'Arte Moderna rispondono le fanfare di chi invece la vuole sostituire con il progetto, vetro e acciaio, dell'architetto svizzero Diener.

Autori famosi nel mondo, vere star come Mario Botta, David Chipperfield, Frank O.Gerhy, Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Eduardo Souto de Moura, Otto Steidle, Rafael Moneo, Dominique Perrault, Massimiliano Fuksas aprono l'elenco di chi ha sottoscritto un appello in favore dell'ampliamento della Galleria (resosi necessario perché ospiti nuove opere) secondo il progetto dello studio Diener & Diener.

Al nome dei maestri citati seguono quelli di colleghi, studiosi ed esperti come Stefano Boeri, direttore di «Domus», Jean Louis Cohen, direttore della Città dell'architettura e dell’urbanistica di Parigi, Francesco Del Co, direttore di «Casabella», Rolf Ehlbaum, presidente di Vitra, Kurt Forster, ex direttore del «Getty» di Los Angeles, Terence Riley del Moma di New York, Nicholas Serota, direttore della Tate Gallery. Seguono tanti altri nomi molto noti nell’ambiente dell'architettura.

Lo scorso settembre fu lanciato un appello contrario: a favore del mantenimento dell'edificio costruito a metà anni Ottanta su progetto di Luigi Cosenza, un'opera di stile razionalista apprezzata da architetti e studiosi (Paolo Portoghesi, Franco Purini, Renato Nicolini, Maurizio Calvesi, Antonio Muratore eccetera) che lanciarono la richiesta di non distruggere l'«ala Cosenza».

Sulla creazione di questo duplice fronte contrapposto si è innestata una polemica che sembra abbia fatto vacillare le intenzioni della direttrice della Gnam, Bianca Alessandra Pinto, impegnata da tempo a rinnovare la struttura. Con la forza del nuovo appello sembra che l'apertura del cantiere della Galleria sia tornata imminente. Nel 2000 il progetto Diener & Diener vinse all'unanimità una gara internazionale.

Approfondimenti:
www.gnam.arti.beniculturali.it/competition/vincitore.htm

Ulteriori articoli raccolti sul sito dell'Ordine di Roma

www.architettiroma.it/archweb/dettagli.asp?id=5110

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