Ampliamento del Centro congressi Jacob Javits a New York

Dopo un approfondito processo di selezione, condotto valutando le potenzialità dei più importanti studi di architettura del mondo, la CCDC (Convention Center Development Corporation), che nello scorso mese di luglio aveva invitato a presentare proposte per l'ampliamento dello Jacob Javits Convention Center  tramite la procedura della "richiesta di offerta" (o RFP, Request for Proposal), ha individuato nel britannico Norman Foster il punto di riferimento per l'intervento da 140.000 mq finanziato da capitali misti.

Architectural record, a questo proposito specifica che lo Stato e la Città di New York contribuiranno all'iniziativa con 350 milioni di dollari a testa, da sommarsi al ricavato della vendita di obbligazioni, che dovrebbero fruttare 500 milioni. L'apporto finanziario dei privati sarà invece determinante nella costruzione dell'albergo con oltre 50 piani e 1.500 stanze, che fungerà da spazio integrativo delle attuali funzioni del Centro congressi, ma soprattutto fornirà ai visitatori delle mostre e delle conferenze ospitate allo Javits di trattenersi più a lungo.

L'espansione dell'edificio, progettato in origine da I. M. Pei e diventato nel tempo insufficiente a contenere gli effettivi flussi di pubblico, si articolerà in due fasi, come riporta nylovesbiz.com, e dovrebbe concludersi nel 2012.

Tra i fattori determinanti nella scelta di Foster e dei suoi collaboratori è rientrata anche la poliedricità delle esperienze architettoniche precedenti, data la varietà di tipologie da includere nel progetto finale - come ad esempio la sala da ballo che, con 6000 posti, si candida a diventare la più ampia di New York.       

Sito ufficiale dello Jacob Javits Convention Center

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