Il comune di Roma si distingue

 

Il Consiglio Comunale romano approva le modifiche al regolamento edilizio comunale in materia di energia alternativa e risparmio energetico.

Si sottoscrive concretamente il Protocollo di Kyoto, vengono recepite le Direttive europee e accolte le disposizioni della Legge Regionale n. 15 dell'8/11/2004 "Disposizioni per favorire l'impiego di energia solare termica e la diminuzione degli sprechi idrici negli edifici"

 

Molte le novità significative.

Dal 2008 il fabbisogno energetico di ogni edificio di nuova costruzione dovrà alimentarsi almeno al 30% con fonti rinnovabili, e la produzione di acqua calda almeno al 50%.

Dall'entrata in vigore delle nuove regole fino al 2007, invece, il 30% del fabbisogno dovrà essere assicurato in quota del 15% da fonti di energia alternativa e "pulita" e il rimanente 15% da misure di risparmio energetico.

Per incentivare le misure di contenimento della dispersione termica e l'adozione di fonti rinnovabili vengono esclusi dal "calcolo del volume imponibile del fabbricato" lo spessore di muratura esterna tra i 30 e i 50 centimetri, lo spessore dei solai tra i 20 e i 45 centimetri, i vani (sul tetto o nel sottotetto) destinati ad accogliere gli impianti solari (e i collettori, i serbatoi ecc.), per un'altezza netta massima di 240 centimetri.

Anche il risparmio dell'acqua è stata regolamentato. Per i giardini con superficie superiore ai 30 mq sarà obbligatorio realizzare un sistema di recupero ed impiego dell'acqua piovana. I rubinetti saranno con miscelatore aria-acqua, la cassetta di scarico del water dovrà essere prevista con il doppio tasto per un sistema di getto dell'acqua a quantità differenziata.

 

Norme risparmio energetico del comune di Roma [ www.comune.roma.it ]

 

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