FRIGERIO DESIGN GROUP. A Journey in Slow Architecture

mostra

Milano, 26 marzo - 6 aprile 2007

Spazio Mostre Guido Nardi
Facoltà di Architettura e Società Politecnico di Milano 

Otto progetti tra i più significativi dello studio Frigerio Design Group: la tribuna verde dell'autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, la palazzina uffici Ras di via Oglio a Milano, la palestra sostenibile di Giussano, il concorso per il Museo di Dresda, il complesso stabilimento e uffici Sambonet di Orfegno, il concorso per la sede dell'OIC di Jeddah, la centrale elettrica di Sparanise, il quartiere residenziale a Vercelli. 


La "slow architecture" sviluppata dal FRIGERIO DESIGN GROUP è un'architettura progressiva, che vive nel tempo e trae dal contesto in cui si inserisce le risorse per la sua definizione.

Un'architettura pensata, voluta e costruita prima ancora che il termine slow trovasse applicazione nelle diverse sfaccettature del vivere contemporaneo diventando concetto di tendenza, filosofia strategicamente competitiva, elemento indispensabile per la qualità della vita Enrico Frigerio crede da sempre nell'architettura come opera totale, frutto della sintesi e dell'interazione di tutti i protagonisti, gli aspetti e i momenti del progetto. La definizione dell'idea, l'interazione con il committente, le peripezie del cantiere e il rapporto con il territorio costituiscono l'anima centrale e compatta del suo lavoro, votato all'equilibrio, alla misura, alla sostenibilità.

Secondo Marco Brizzi, curatore della mostra, la ricerca di Frigerio Design Group testimonia un tratto del profilo dell'architettura italiana, "sviluppata all'interno di un ambito che sembra cercare riparo dalle oscillazioni del gusto e dagli internazionalismi di maniera".



Spazio Mostre Guido Nardi
Facoltà di Architettura e Società Politecnico di Milano

Via Ampère, 2 - 20133 Milano
dal 26 marzo al 6 aprile 2007
orario 8,30 - 18,00 dal lunedì al venerdì
Ingresso Libero 

una iniziativa di:
iMage, viewpoints on architecture www.image-web.org

realizzata insieme a:
Frigerio Design Group www.frigeriodesign.it

a cura di:
Marco Brizzi

 

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