Peacebuilding - architetture e identità nelle aree di conflitto

mostra di architettura + due giornate di dibattito

Roma, 3 e 4 ottobre, mostra fino al 9 novembre

Architettura contemporanea dei Balcani, dei Baltici e del Medioriente

3 Ottobre 2008 - 9 Novembre 2008
alla Casa dell'Architettura Piazza Manfredo Fanti, 47 - 00185 Roma

L'esposizione nasce dall'osservazione di tre scenari di guerra collocati nello scacchiere europeo - mediterraneo: dal Medio Oriente ai Balcani e ai paesi Baltici, territori legati agli equilibri e agli assetti di due aree con cui si rapporta la nazione italiana. Si tratta ovviamente di tre contesti politicamente diversi: i paesi Baltici usciti senza gravi scontri dalla dissoluzione dell'URSS; la regione balcanica corsa per dieci anni da violenti conflitti politici ed etnici e ora proiettata verso una modernizzazione veloce; il Medio Oriente che versa in una cronica condizione di conflitto/ricostruzione simultanea, in cui i lavoro degli architetti e degli urbanisti assume di volta in volta un ruolo e un significato diverso, sempre terribilmente carico di responsabilità.

Tematica portante della mostra la ricerca architettonica contemporanea, con particolare attenzione a quei progetti che coniugano lo sviluppo economico a quello sociale ed ambientale e non perdono di vista la specificità geografica e storica di ogni luogo. Obiettivo dei curatori, presentare il contributo degli architetti alla ricostruzione delle regioni danneggiate dagli eventi bellici degli ultimi vent'anni, provocati dai profondi mutamenti geopolitici e dall'instabilità dei confini tra i nuovi stati. Eventi che fanno di chi progetta le città il costruttore di identità future, necessariamente poggiate su speranze concrete di civile convivenza. Una sfida che ha come primario obbiettivo la ricostruzione di uno spazio urbano dotato anche di luoghi adatti alle attività e alle relazioni sociali di popoli con etnie composite e culture diverse; ma che soprattutto, deve tendere ad individuare i nuovi simboli delle giovani nazioni, traumatizzate dalla guerra e destrutturate dai cambiamenti epocali.

Due sono le chiavi di lettura dell'esposizione: quella diretta al grande pubblico, che guarda alle vicende dei Paesi percorsi da guerre recenti dalla prospettiva dell'architettura; quella rivolta agli addetti ai lavori, interessati alla osservazione dei luoghi ricostruiti, per cogliere il rilancio del movimento architettonico nelle forme innovative degli edifici che sorgono, ideate sotto la spinta dell'urgenza politica e del protagonismo civile.

L'allestimento composto da strutture multimediali, pannelli esplicativi e fotografici, pubblicazioni, è stato elaborato dai curatori interpretando metaforicamente il tema della ri-costruzione dell'identità delle nazioni.

 

Inaugurazione: venerdì 3 ottobre ore 16.00
mostra apertura al pubblico fino a domenica 9 novembre,
dalle 10.00 - 18.00 tutti i giorni esclusa la domenica, ingresso gratuito.

Incontro in due giornate sul tema della mostra:
Identità e architettura in ex aree di conflitto

mercoledì 3 ottobre dalle ore 16.00
conferenza con Vedran Mimica, Alessandro Petti, Sergejs Nikiforovs, Pippo Ciorra, Paolo Di Nardo. Modera: Donata Tchou
- ore 19:30 aperitivo
- ore 20:00 fine prima giornata

 

giovedì 4 ottobre dalle 9.30
conferenza Aleksandar Jankovic, Ami Ran, Audrys Karalius, Stefano Boeri, modera: Federica Morgia
- ore 11:00 coffee break
conferenza Triin Ojari - Maroun Daccache - Matevz Celik modera: Alessandro D'Onofrio

Coordinatore professor Giuseppe Ciorra, curatori architetti Alessandro d'Onofrio; Federica Morgia, Donata Tchou. Enti promotori Comune di Roma, Casa dell'Architettura, Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia.

Maggiori informazioni sul sito
- www.casadellarchitettura.it

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