Partecipazione trasparente

"Come immaginate [dovrebbe essere] un ente pubblico in una democrazia partecipativa del XXI secolo?": con questo interrogativo, BIG (Bjarke Ingels Group, big.dk) introduce la proposta con cui ha vinto la competizione internazionale bandita per individuare lo schema più adatto al nuovo Municipio di Tallinn (Estonia). La filosofia adottata dallo studio di architettura danese, con il contributo degli strutturisti Adams Kara Taylor (akt-uk.com), ruota intorno all'idea di una comunità in cui "i funzionari pubblici" non siano "anonimi amministratori che prendono decisioni da lontano, dietro spesse mura... Dall'esterno, le finestre panoramiche consentiranno ai cittadini di vedere il funzionamento della propria città" (archicentral.com).

La trasparenza costituisce il filo conduttore del progetto, che apre agli abitanti anche una grande area per incontri, dibattiti e convegni, simile a un foro dell'antichità, posto letteralmente "sotto" l'edificio: "Nella tradizione la piazza di fronte a un Municipio è sempre stato il principale spazio di adunanza... In questo nuovo contesto urbano suggeriamo di elevare la casa comunale rispetto alla piazza pubblica e di creare un nuovo spazio in cui i cittadini possano interagire con gli amministratori" (big.dk).

Anche negli uffici le aperture vetrate manterranno vivo il contatto con la realtà circostante. Se il terrazzo posto all'ultimo piano permetterà ai visitatori di affacciarsi sul panorama di Tallinn, nella Sala del Consiglio, all'interno, un "ampio specchio...sopra i funzionari pubblici" rifletterà "una veduta periscopica della città" (big.dk).

I vari dipartimenti risulteranno ruotati per stabilire connessioni tra i corpi destinati a ospitare  funzioni collegate, e saranno distribuiti sul lotto (35.000 mq) in modo da creare vuoti assimilabili a piccole corti. Queste aperture consentiranno  alla luce del sole di filtrare fino al pianoterra.

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