Ricostruzione della chiesa di San Gregorio Magno

consegna entro il 20 marzo 2012

La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissario Delegato per la Ricostruzione, Ufficio del Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali, nell'ambito del programma di "adozioni" di Beni di cui all'elenco dei 45 monumenti stilato in occasione del G8 all'Aquila, volto al recupero e alla fruizione degli edifici monumentali danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009, bandisce un concorso finalizzato all'acquisizione di un progetto d'idee, corredato di relazione tecnica di dettaglio e tavole illustrative, relativo alla ricostruzione e al restauro della Chiesa di San Gregorio Magno, presso la Frazione di San Gregorio - L'Aquila.

La proposta d'intervento dovrà tenere conto, in primo luogo, del restauro integrale delle preesistenze, del recupero, della catalogazione e analisi di tutti gli elementi lapidei, scultorei e decorativi delle diverse stratificazioni utili alla loro corretta lettura ed eventuale ricollocazione, cosicché si possa giungere all'integrale trasmissione al futuro dell'opera, nella sua complessità, facilitandone la lettura e senza cancellare le tracce del passaggio del tempo.

Le possibili ricomposizioni degli elementi più significativi dovranno fondarsi sul rispetto della materia antica, proponendosi come atto d'interpretazione critica che riesca a contemperare la doppia polarità, quella storica e quella estetica.

Il Concorso è aperto alle persone fisiche, alle società di ingegneria e architettura e alle associazioni temporanee di professionisti dell'Unione Europea in possesso, alla data del bando, delle abilitazioni necessarie secondo l'ordinamento dello Stato di appartenenza membro dell'Unione Europea.

Premi
- 1 premio 10.000,00 euro come anticipo sugli onorari;
- 2 premio 3.000,00 come rimborso spese.

BANDO

Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.

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