Inarcassa, approvata la riforma

Approvata la Riforma previdenziale di Inarcassa con via libera definitivo del ministero del Lavoro e delle politiche sociali.  Si passa al sistema contributivo, aumentano i minimi e sarà possibile anticipare il pensionamento a 63 anni, purché sia stata maturata un'anzianità contributiva di 35.

Hanno avuto esito positivo le verifiche dei ministeri Vigilanti (Lavoro, Economia e Finanze e Giustizia) sulle delibere con cui gli enti previdenziali privati hanno adottato nuove misure per riformare i regolamenti e garantire la sostenibilità a cinquanta anni. «Sono stati valutati positivamente, ai fini della specifica verifica in questione, tutti i bilanci tecnici e gli interventi di riequilibrio presentati entro i termini di legge» fanno sapere dal ministero del Lavoro. Tra gli interventi e bilanci dunque anche quelli di Inarcassa.

Il nuovo Regolamento dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficile per poter entrare in vigore. Il testo non è stato diffuso da Inarcassa per cui le poche notizie si apprendono dai comunicati diffusi dall'Ente previdenziale. Come ci si aspettava si passerà al metodo contributivo. Sistema da subito visto come unica strada per garantire l'obbligo di equilibrio tra entrate contributive e spese per prestazioni pensionistiche secondo una previsione a 50 anni. Si ricorda che l'obbligo è stato introdotto con il decreto Salva Italia (DL 201/2011).

Aggiornamento del 18 dicembre 2012
Sul sito Inarcassa è stato pubblicato il Regolamento di Previdenza 2012, approvato dai ministri vigilanti ed in vigore dal 1° gennaio 2013. Tante le novità che ruotano intorno al passaggio al contributivo: aumento dei contributi minimi, la pensione di vecchiaia unificata. Conservate le agevolazioni per gli under 35 (per approfondire leggi l'articolo Inarcassa, pubblicata la Riforma 2012).

Le anticipazioni

Paola Muratorio, presidente di Inarcassa ha fornito alcune anticipazioni, anche se di carattere generale: «salvaguardate tutte le aspettative solidaristiche dell'attuale sistema previdenziale, quali il mantenimento della pensione minima sia per gli iscritti meno abbienti che per le situazioni meritorie; il riconoscimento di un accredito figurativo relativo alle contribuzioni ridotte degli iscritti giovani; la flessibilità di uscita pensionistica; la pensione volontaria aggiuntiva per chi intende migliorare il proprio profilo previdenziale».

«Misure - ha spiegato la Muratorio - che assicurano tutela dove è necessario, protezione ai più anziani ed un migliore profilo previdenziale ai più giovani. Infine, a garanzia dell'equità intracategoriale, sono stati studiati coefficienti specifici di trasformazione ‘per coorte' e non per età; l'aspettativa di vita è infatti uguale per tutti i nati nello stesso anno. Sarà così possibile anticipare il pensionamento a 63 anni a patto di aver maturato un'anzianità contributiva di 35, con una riduzione però nell'importo della pensione, in considerazione del maggior periodo di godimento della pensione. Al tempo stesso si potrà andare in pensione a 70 anni con un trattamento migliore».

Si attende di conoscere il testo del nuovo Regolamento previdenziale per poter capire nel dettaglio quali saranno i risvolti della Riforma. Per ora le informazioni possono essere tratte da comunicati stampa ed interviste. Tra le novità anche l'aumento dei contributi minimi (Sole 24 Ore Norme & Tributi).

di Mariagrazia Barletta architetto

Per approfondire:

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