Inarcassa: prima rata dei minimi, slittamento e riduzione per il 2013

Inarcassa ha deliberato la proroga, al 31 luglio, del pagamento della prima rata dei contributi minimi. Nella decisione rientra anche la possibilità, per chi ha redditi bassi, di differire al 2016 il pagamento di circa un terzo dei contributi minimi dovuti nel 2013, con l'applicazione di un interesse del 3%.

L'iniziativa, nata per favorire gli iscritti in un momento di disagio economico, fa parte del programma di rateazione annunciato dalla Cassa, che vale 150milioni di euro. Un unico piano che si sdoppia  in due provvedimenti: da una parte una rateazione straordinaria dei contributi non pagati negli anni 2011, 2012 e 2013 e dall'altra la possibilità di saldare tra più di 3 anni una quota dei contributi minimi da pagare nel 2013.

Il primo provvedimento: il piano di rateazione, riguarda i pagamenti non corrisposti degli ultimi 3 anni, di importo tra 2mila e 40mila euro. Il piano avrà una durata massima di 36 mesi, con rate quadrimestrali di uguale importo ed un interesse annuo del 4,5%.

Il secondo riguarda la proroga del pagamento di una parte dei contributi da pagare entro l'anno, e sarà per i soli redditi più bassi, quelli inferiori a 15mila euro. In sintesi, architetti e ingegneri che stimano, per il 2013, di avere un reddito inferiore a questa soglia avranno la possibilità di versare entro il 31 luglio ed entro il 30 settembre 2013 gli stessi importi dei contributi minimi fissati per l'anno 2012 (soggettivo: 1645,00 euro; integrativo: 375 euro).

La differenza - di 890 euro -  tra i contributi versati applicando il nuovo beneficio e quelli che l'iscritto avrebbe dovuto pagare secondo i minimi stabiliti dal nuovo Statuto, potrà essere pagata entro il 31 ottobre 2016, con l'applicazione di un interesse del 3% annuo. L'agevolazione non sarà applicata ai giovani iscritti che già godono della riduzione a un terzo dei contributi minimi.

Gli iscritti che decideranno di aderirvi, dovranno presentare richiesta entro il 30 giugno di quest'anno. All'atto della domanda, non essendo ancora terminato l'anno, potrà accadere che il richiedente abbia stimato per difetto i propri guadagni, che invece potrebbero superare la soglia dei 15mila euro per il 2013. In questo caso accadrà che, presentando la dichiarazione per l'anno 2013, ci si accorgerà che il reddito sarà tale da dover pagare un conguaglio a saldo. Ed allora nel pagamento del conguaglio bisognerà includervi anche gli 890 euro aumentati degli interessi, che in questo caso saranno del 4,5% annuo.

Deliberazioni di Inarcassa del 15 maggio 2013 [ordineingegnerinapoli.it]

Vedi ancheInarcassa: rateazione dei contributi in tre anni

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