Il Padiglione della Corea trionfa alla 14a Biennale di Architettura di Venezia

Il Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale alla Biennale di Rem Koolhaas va al Padiglione della Corea «per lo straordinario modo di presentare un nuovo e ricco corpus di conoscenze nel campo dell'architettura e dell'urbanistica».

La giuria della 14a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia composta da Francesco Bandarin (presidente Italia), Kunlé Adeyemi (Nigeria), Bregtje van der Haak (Paesi Bassi), Hou Hanru (Cina), e Mitra Khoubrou (Emirati Arabi) ha voluto premiare, inoltre, il legame tra la storia e la modernità, espresso dal Padiglione coreano, e di cui l'architettura fa parte. «Usando diversi modi di rappresentazione che incoraggiano l'interazione, la loro è una ricerca in divenire, che allarga il racconto spaziale ed architettonico alla realtà geopolitica» concludono le motivazioni.

Il Padiglione, curato da Minsuk Cho, Hyungmin Pai, Changmo Ahn e dal commissario Minsuk Cho, è intitolato "Crow's Eye View", nome ispirato da una poesia dell'architetto e poeta coreano Yi Sang. Pubblicato nel 1934 e influenzato dal movimento Dada, "Crow Eye View" è l'emblema della visione frammentata di un poeta coreano che aspirava ad essere un architetto moderno, un'aspirazione che era impossibile soddisfare sotto il dominio coloniale giapponese.

La cerimonia di premiazione

Il Padiglione racconta la modernità all'interno di una storia travagliata, a partire dalla Seconda Guerra mondiale e dalla divisione della Penisola coreana. Nel Padiglione l'architettura del Nord e del Sud si presenta come un meccanismo che genera narrazioni alternative, capace di percepire il quotidiano e la monumentalità in modi completamente nuovi.

Il Leone d'argento va al Cile per il Padiglione "Monolith Controversies". Commissario: Cristóbal Molina (National Council of Culture and the Arts of Chile). Curatori: Pedro Alonso, Hugo Palmarola. Pavilion at Arsenale.

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