Fashion Hub: al primo posto l'architettura traslucida di un team russo

I giovani architetti immaginano un edificio di tubi polimerici

Provengono dalla Russia, i vincitori del concorso internazionale di progettazione "Bangkok I'm fashion hub", lanciato dalla piattaforma per concorsi HMMD Architecture Competitions. Ai concorrenti veniva richiesto di immaginare un hub dedicato alla moda all'interno della capitale tailandese. Un luogo che contribuisse alla crescita dell'industria della moda a Bangkok ed un centro di formazione per gli studenti, dove anche gli stilisti emergenti potessero fare nuove esperienze. 

Al primo posto si classificano Ilya Pugachenko, Andrey Sayko e Alla Aniskova, tre architetti russi, laureati al Moscow Institute of Architecture, che attualmente lavorano allo studio TAMMVIS di Mosca.

Ad impressionare la giuria è stata la forza e la chiarezza dell'idea di base che si cela dietro al progetto vincitore, che con la sua trasparenza invita i passanti ad esplorare i suoi spazi interni. La semi-trasparenza è ottenuta attraverso l'impiego di tubi polimerici traslucidi. L'edificio secondo la giuria è «come una presenza eterea che fluttua sul sito. È pulito e compatto, ma anche poetico e provocatorio».

Secondo la giuria, l'impiego di tubi polimerici traslucidi come elemento architettonico impilabile è legato ad un'innovativa tesi strutturale e genera un'esperienza poetica in chi vive all'interno dell'edificio e in chi lo vede dall'esterno. Così conformato, l'involucro partecipa alle attività che si svolgono al suo interno. Ciascuna porzione della facciata ha un grado di trasparenza unico, studiato in base alla funzione che si svolge in sua corrispondenza. La giuria ha anche apprezzato l'organizzazione degli spazi «sempre ben risolti». Ne è un esempio la biblioteca a tripla altezza, cuore dell'edificio e pensata come un progetto nel progetto.

I tre ragazzi, riflettono sull'architettura: «L'architettura è un riflesso della società - dicono. Sappiamo quanto sia importante essere circondati da costruzioni di qualità e ci sentiamo sempre un po' tristi, perché nel nostro Paese l'architettura non sempre può essere considerata di qualità. La Russia ha una grande storia e tradizioni architettoniche, ma oggi, abbiamo perso un approccio sistematico e abilità. Crediamo che la nuova generazione debba impegnarsi per migliorare l'attuale situazione»

«I concorsi di architettura - continuano - ci danno una grande opportunità per fare qualcosa di diverso rispetto al lavoro quotidiano, restiamo così impegnati nella nostra occupazione preferita: sperimentare e sviluppare le nostre capacità. È anche molto stimolante competere con gli architetti di tutto il mondo, mettendo a confronto diverse soluzioni e imparando nuovi approcci. Senza dubbio, si migliora, anche se non si vince».

Al secondo posto: Jun Hao Ong e Raphael Cheng (Malesia)

Secondo la giuria: «Questa proposta, anche se piuttosto forte a primo acchito, presenta un tema chiaro e convincente legato alla flessibilità del Fashion Hub, il cui centro deve cambiare e crescere a seconda dei bisogni».

Al terzo posto: Quyet Tien Ngo, Mingbo Wang, Junwei Xie, Arnaud Rossocelo (Cina)

Il progetto, contrariamente alla maggior parte delle proposte, concepisce l'hub come una serie di piccoli volumi collegati da uno spazio interstiziale. Evoca l'idea del villaggio o del campus, conferendo al Fashion Hub un'identità forte e unica.

web hmmd.org

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