Procedimenti di esecuzione immobiliare: compensi CTU al ribasso «un irricevibile insulto»

«La conversione del decreto legge 27 giugno 2015, n. 83 che prevede che i compensi dei CTU siano calcolati sulla base del valore di vendita e non su quello stimato è un irricevibile insulto, un controsenso giuridico e l'ennesima dimostrazione che il Governo ha deciso di esasperare la sofferenza dei professionisti tecnici», dichiara Calogero Lo Castro, presidente nazionale di Confedertecnica.

Le parole del numero uno di Confedertecnica sono allineate con quelle di altri professionisti - in prima linea ci sono gli ingegneri - che in questi giorni hanno espresso tutta la loro contrarietà nei confronti di una legge che sminuisce il lavoro dei professionisti. Il provvedimento incriminato è il decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83 recante "Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria".

L'articolo 14 ha apportato alcune modifiche alle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile, ed in particolare all'art. 161 (Giuramento dell'esperto e dello stimatore), stabilendo che il compenso dell'esperto, chiamato dal giudice o dall'ufficiale giudiziario a stimare un immobile oggetto di pignoramento, è calcolato sulla base del prezzo ricavato dalla vendita e non in base al valore di stima. Un aspetto che potrebbe vedere ridurre i compensi dei CTU, giacché il valore di vendita può essere anche molto inferiore rispetto a quello stimato.

Ma non è finita, secondo le modifiche introdotte, prima della vendita non possono essere liquidati al CTU acconti in misura superiore al 50 per cento del compenso calcolato sulla base del valore di stima.

«La norma costituisce un assurdo giuridico per il quale vogliamo protestare con forza. Il CTU che esegue il suo lavoro non verrà più pagato sulla base di una legittima parcella ma con una percentuale infinitesimale derivante dall'ipotetica vendita del bene immobile, che nei casi di fallimento ed asta potrebbe risultare inferiore rispetto alla stima stessa del perito», illustra Lo Castro.

«In contraddizione con tutti gli annunci e le promesse del Governo - prosegue il presidente di Confedertecnica -, continuiamo ad assistere ad un autentico martirio dei professionisti tecnici, costretti a subire iniqui provvedimenti come quello di questo Decreto. Adesso dal lavoro del professionista che esegue la sua perizia a quando questa può essere saldata, possono trascorrere anni ed anni: solo in seguito alla avvenuta vendita del bene stimato, prevede il dispositivo di attuazione approvato, il Ctu riceve il suo compenso».

LA LEGGE
» Decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 147 del 27 giugno 2015), coordinato con la legge di conversione 6 agosto 2015, n. 132

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