Concorso per la riqualificazione del territorio leccese: al primo posto il team di Gianluca Voci

È il team guidato dall'architetto Gianluca Voci a vincere il concorso per la valorizzazione e riqualificazione integrata del territorio costituito dal raggruppamento dei comuni di Ortelle, Diso, Spongano e Andrano, in provincia di Lecce. Punto focale della proposta progettuale: l'eliminazione di elementi antropici superflui e la rinaturalizzazione della costa, cui si affiancano una rilettura della mobilità ed un innovativo sistema di illuminazione. A comporre il gruppo vincitore c'erano anche gli architetti Simona Siddi, Benedetta Mea in qualità di progettisti e i consulenti Italia Barone (architetto) e il dott. Antonello Migliozzi.

Oggetto del concorso era la messa a punto di una strategia progettuale capace di innescare o potenziare processi di recupero diffuso e di rivitalizzazione del tessuto urbano, edilizio ed economico.sociale. Del progetto vincitore è stata apprezzata in particolare l'integrazione tra aspetti antropici e l'ambiente naturale.

A valutare i progetti, la giuria composta dall'arch. Alessandro Arseni, in qualità di R.U.P. con funzioni di presidente; dall'ing. Francesca Pace, dirigente del servizio Assetto del territorio; dall'arch. Stefania Cancellieri quale esperto in paesaggio; dall'arch. Paolo Castelnovi esperto nel campo dell'ecologia e ambiente e dal geom. Andrea Antonio Urso funzionario interno dell'Unione dei Comuni.

Il progetto vincitore

Il progetto punta sul recupero e sulla riqualificazione del sistema costiero, per il quale viene immaginato un intervento di rinaturalizzazione. Nell'area costiera, in particolare, l'ipotesi è quella di rimuovere ogni manufatto antropico: volumi, arredi, pavimentazione, riconsegnando l'area ad un impianto in cui la natura sia l'elemento predominante. Approfondimenti sono proposti per la Marina di Andrano, dove la riqualificazione della costa si associa alla revisione della viabilità veicolare e del sistema delle soste, con l'obiettivo di migliorare l'accessibilità dei luoghi pubblici. Moduli esagonali in calcestruzzo assecondano l'andamento della scogliera, reinventano il sistema di fruizione dell'area, diventando passeggiata, chaise longue, panchina, etc..

I progettisti prevedono, dunque, la rimozione di elementi di arredo urbano, come pali della luce e fioriere. In alcuni casi, infatti, per enfatizzare il sistema naturale si è pensato di eliminare i corpi illuminanti sostituendoli con sistemi innovativi. Il team vincitore propone l'utilizzo di ciottoli luminescenti capaci di accumulare luce durante il giorno per diffonderla di notte, consentendo una illuminazione tenue dei percorsi ciclabili in campagna e dei luoghi pubblici adiacenti alle scogliere. In unione con i materiali luminescenti, sono immaginate luci Led da terra, unicamente per i luoghi più prossimi ai nuclei abitati, o in situazioni di probabile pericolosità.

La riqualificazione della Marina di Andrano e dunque del lungomare è uno dei principali interventi strategici previsti. Elemento fondante di questo intervento è la sottrazione di spazi costruiti, il progetto scogliera infatti, proposto per 1 km a partire dalla torre di Andrano verso nord, libera il paesaggio da strutture costruite, riproponendo la reinterpretazione della scogliera attraverso il posizionamento di cunei in pietra riciclata che metaforicamente propongono un paesaggio articolato, consentendo una rinaturalizzazione spontanea del fronte mare.

Si pensa, inoltre, ad una razionalizzazione degli spazi di sosta con il ridisegno di tre aree di parcheggio caratterizzate da un sistema di geogriglie in grado di consentire la sosta veicolare e al contempo di rinaturalizzare il territorio. Un'azione che si inserisce in un programma più vasto il cui obiettivo è desaturare la strada statale panoramica e rendere più agevole la mobilità ciclopedonale.

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