Inarcassa: modifiche alla regolarità contributiva (DURC) e introduzione dell'indennità di paternità

Il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa ha varato nuove misure che riguardano la regolarità contributiva. Il mancato pagamento della contribuzione minima non è considerato come elemento di grave irregolarità; la soglia di debito grave viene innalzata a 500 euro, mentre la validità del Durc passa a 120 giorni. La Cassa per architetti e ingegneri liberi professionisti si adegua, inoltre, alle disposizioni in materia di indennità di paternità, inserite nel DLgs 80/2015 (uno dei decreti attuativi del Jobs Act) in vigore dal 25 giugno 2015.

Regolarità contributiva

«Il CdA ha deliberato che il mancato pagamento della contribuzione minima corrente - nel 2015 pari a 3.016 euro - non sia considerato come elemento di irregolarità grave e pertanto non ostativo al rilascio della certificazione e che l'attuale soglia di debito grave, sinora fissata a 100 euro, venga innalzata a 500 euro. Il periodo di validità del certificato di regolarità contributiva passa da 90 a 120 giorni».

«Inoltre il professionista avrà a disposizione 15 giorni anziché 7 per la regolarizzazione spontanea dei debiti o per l'omessa dichiarazione dei redditi, al fine di ottenere il via libera per le stazioni appaltanti. Come in precedenza, è considerato regolare l'associato che abbia presentato, per gli importi scaduti, un ricorso amministrativo o giurisdizionale ancora pendente alla data della richiesta del certificato. Così come resta inadempienza ‘grave' l'assenza della dichiarazione relativa al reddito professionale ed al volume d'affari».

Per approfondirewww.inarcassa.it

Indennità di paternità

L'Inarcassa si adegua alle nuove disposizioni contenute nel DLgs 80/2015. Il decreto introduce l'indennità di paternità per i liberi professionisti. In particolare saranno i padri (liberi professionisti) a ricevere l'indennità che spetta alle madri libere professioniste, iscritte ad un ente di previdenza obbligatorio, al verificarsi di alcune condizioni: morte o grave infermità della madre, abbandono, affidamento esclusivo del bambino al padre. La tutela è estesa al periodo in cui l'indennità sarebbe spettata alla madre libero professionista o per la parte residua.

L'indennità è erogata previa domanda al competente ente previdenziale. «Verranno pertanto esaminate dagli uffici - fanno sapere da Inarcassa - le domande che dovessero pervenire con riferimento ad eventi decorrenti dal 25 giugno 2015 (data di entrata in vigore del DLgs 20/2015 ndr)».

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