Rinascita dei fari italiani: primo bilancio del Demanio

Annunciato il bando per la concessione di altre 20 strutture

L'Agenzia del Demanio e Difesa Servizi SpA, società in house del Ministero della Difesa, presentano i primi dati di Valore Paese-Fari, l'operazione per la concessione e la valorizzazione di 11 fari italiani. Le gare si concluderanno la prossima settimana, ma già si stima un investimento privato di 6 milioni di euro con una ricaduta economica di 20 milioni. Intanto entro l'estate una gara per altre 20 strutture, che metterà sul mercato 20 tra fari, torri ed edifici costieri.

Erano stati 11 i fari oggetto di una gara lanciata per affidarne la concessione. La procedura si concluderà la prossima settimana con le aggiudicazioni e, nel frattempo, il Demanio traccia un primo bilancio che include risparmi, investimenti e introiti per lo Stato, che saranno generati dalla realizzazione dei progetti presentati.

Il progetto vincitore del concorso Lighthouse Sea Hotel che invitava a immaginare un nuovo futuro per il faro abbandonato di Murro di Porco, nei pressi di Siracusa, inserito tra gli 11 fari oggetto della gara bandita dal Demanio. 

Valore Paese-Fari, infatti, «oltre ad assicurare un futuro a questi gioielli del mare, garantisce allo Stato un risparmio di spesa quantificabile in 210 mila euro annui di gestione ordinaria, a cui vanno aggiunti gli interventi straordinari di sicurezza e tutela stimabili in 400 mila euro medi per faro», afferma il Demanio con una nota.

«Gli aggiudicatari - secondo le stime dell'Agenzia del Demanio - investiranno circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture e adeguarle alla loro nuova vocazione, con una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale diretto di oltre 100 operatori. Ricaduta economica ancora più importante in quanto generata nelle piccole realtà territoriali in cui insistono i Fari. Contestualmente, lo Stato incasserà oltre 330 mila euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, sarà complessivamente pari a circa 6,8 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento».

«Altro significativo risultato che emerge dall'analisi delle 39 proposte arrivate - continua la nota - è la qualità espressa dai progetti dei partecipanti, tutte proposte che conciliano le esigenze di recupero del patrimonio, la tutela dell'ambiente, la fruibilità pubblica dei beni e lo sviluppo economico del territorio: preziosi benefici sociali espressamente richiesti nel bando di gara pubblicato lo scorso autunno».

La lista dei fari del bando 2015:

  • Faro di Brucoli ad Augusta (SR)
  • Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR)
  • Faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo - Favignana (TP)
  • Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA)
  • Faro di Capo d'Orso a Maiori (SA)
  • Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (NA)
  • Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG)
  • Faro Punta del Fenaio sull'Isola del Giglio (GR),
  • Faro di Capel Rosso sull'Isola del Giglio (GR)
  • Faro Formiche di Grosseto
  • Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR)

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