Il Regolamento Edilizio Tipo arriva in GU. Le tempistiche per l'adozione dello schema

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo schema di regolamento edilizio tipo con i relativi allegati, contenenti, tra le altre cose, le definizioni uniformi, ossia un glossario di 42 voci, che faccia in modo che termini come carico urbanistico, sagoma o altezza utile, abbiano significato uguale (o simile) in tutti i Comuni d'Italia.

Ovviamente, non ci sarà un unico regolamento edilizio valido su tutto il territorio nazionale poiché i singoli regolamenti locali dovranno tener conto delle leggi regionali e delle specificità di ciascun Comune, per cui accadrà, come è successo per la modulistica unificata, che il regolamento edilizio tipo sarà adattato su scala locale. Prima interverranno le Regioni nel lavoro di uniformazione e poi i Comuni, ai quali toccherà riscrivere i propri regolamenti.

Lo schema di regolamento, sul quale è stata sancita l'intesa in Conferenza unificata lo scorso 21 ottobre, ha, dunque, l'obiettivo di stabilire i principi e i criteri generali per semplificare e uniformare in tutto il territorio nazionale i regolamenti edilizi comunali. Le Regioni a statuto ordinario dovranno, entro 180 giorni dall'adozione dell'intesa, recepire lo schema di regolamento e le 42 definizioni. Potranno dettagliare o semplificare l'indice dello schema tipo e dovranno individuare, alla luce della normativa regionale vigente, le definizioni che hanno incidenza sulle previsioni dimensionali contenute negli strumenti urbanistici.

 

Il glossario con le 42 definizioni uniformi

Il regolamento edilizio tipo

I tempi e le modalità per il recepimento da parte di Regioni e Comuni

L'atto con cui le Regioni recepiranno lo schema di regolamento edilizio tipo stabilirà anche le procedure, i metodi e i tempi che i Comuni dovranno rispettare per adeguare i propri regolamenti edilizi allo schema tipo. In ogni caso i Comuni non potranno avere più di 180 giorni di tempo (decorrenti dall'atto di recepimento regionale).

Se i Comuni non provvederanno al recepimento dello schema tipo entro i tempi stabiliti, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia troveranno diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili. Inoltre, in caso di mancato recepimento regionale, i Comuni potranno comunque provvedere all'adozione dello schema di regolamento edilizio tipo e dei relativi allegati.

«Il recepimento delle definizioni uniformi - viene specificato nel testo dell'intesa - non comporta la modifica delle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti».

Presidenza del Consiglio dei ministri - Conferenza unificata. Intesa 20 ottobre 2016
Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e i Comuni concernente l'adozione del regolamento edilizio-tipo di cui all'articolo 4, comma 1-sexies del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. (GU Serie Generale n.268 del 16-11-2016)

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