Salerno, Mario Cucinella e i giovani progettisti di studio Runa riqualificano il rione collinare

Nell'ambito del programma per la riqualificazione e rivitalizzazione socio-culturale dei rioni collinari di Salerno, il Comune campano affida a Mario Cucinella Architects, alla guida del raggruppamento che coinvolge i giovani salernitani di studio Runa, la rigenerazione del quartiere Fratte. Il progetto si concretizza nella realizzazione di un centro culturale e di aggregazione che crea intorno a sé un ampio spazio pubblico.

Volumi sinuosi caratterizzano il progetto, che, come gli altri interventi previsti per la riqualificazione delle aree collinari, sono finanziati attraverso il Piano periferie lanciato dal governo e che ha portato alla città di Salerno una importante iniezione di risorse, pari a quasi 18 milioni di euro.

Render del progetto, ©MCA Archive

L'area in cui si prevede di costruire il nuovo centro culturale - non lontana dalla Valle dell'Irno dove sorge l'Università - si estende lungo una strada (via degli Etruschi) caratterizzata dalla presenza di un insediamento etrusco i cui reperti sono ancora visibili. Si tratta anche di una zona degradata, dove hanno abitato all'interno di container gli sfollati del terremoto del 1980. 

«Entra nel vivo il programma straordinario di riqualificazione urbana e ambientale per i quartieri collinari di Salerno», commenta il sindaco, Vincenzo Napoli. «La rimozione degli alloggi prefabbricati per i cittadini rimasti senza casa dopo il sisma dell'80 - dichiara l'assessore all'Urbanistica Domenico De Maio - rappresenta una significativa azione di rilancio del quartiere di Fratte. La presenza dell'area archeologica e di una vasta area verde e la collocazione strategica tra la città, il suo entroterra e l'ateneo potranno integrarsi alla perfezione con le funzioni previste dal nuovo centro che sarà realizzato».

Render del progetto, ©MCA Archive

«Insieme ai giovani professionisti salernitani - spiega l'architetto Mario Cucinella - realizzeremo un nuovo centro culturale aggregativo, uno spazio flessibile in grado di ospitare attività collettive e una biblioteca per gli studenti». Il progetto - continua Cucinella - «dovrà integrare attenzioni e sapere, promuovendo l'innovazione, la ricerca di nuovi materiali e di nuove modalità di utilizzo, puntando ad ottenere edifici pilota e microcosmi di eccellenza. Partendo dal paesaggio proponiamo un intervento migliorativo rispetto a quanto attualmente esiste, avendo come riferimento la qualità architettonica e la riqualificazione urbana e sociale dell'area». 

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