Concorso a cattedra 2018: le Università in cui conseguire i 24 Cfu necessari per l'accesso alle selezioni

Le Università italiane stanno definendo modalità e le procedure per l'attivazione dei corsi finalizzati al conseguimento dei 24 crediti formativi necessari per accedere al concorso a cattedra previsto per il 2018. Molte hanno predisposto sui loro siti istituzionali delle pagine dove poter trovare gli aggiornamenti che man mano saranno disponibili.  

Dopo la pubblicazione, da parte del Miur, del decreto che stabilisce le modalità di acquisizione dei 24 crediti formativi necessari per accedere al concorso con il quale nel 2018 saranno selezionati i futuri docenti della scuola secondaria, ora tocca alle Università definire i percorsi formativi ad hoc sia per gli studenti iscritti sia per coloro che possiedono una laurea valida per l'accesso al concorso. Inoltre, sempre le Università devono stabilire le procedure per l'iscrizione ai corsi e le modalità per il riconoscimento dei Cfu precedentemente acquisiti.

Non mancano Università, non molte per la verità, che sono a buon punto e che hanno già deciso le scadenze per l'iscrizione ai corsi per l'acquisizione dei 24 crediti (è il caso, ad esempio, dell'Università di Perugia che ha fissato al 6 ottobre il termine ultimo per le preiscrizioni). L'Università di Cassino ha già stabilito quanto costerà la formazione: per ogni credito formativo extra-curriculare da conseguire è previsto un esborso di 20 euro, somma che chi ha un'Isee fino a 13mila euro non dovrà pagare. La maggior parte delle Università, inoltre, indica ottobre come data di inizio dei corsi. L'Università di Catania - si legge sul sito dell'istituzione siciliana - ha «deciso di avviare un'indagine ricognitiva in modo da acquisire il numero dei potenziali partecipanti ai corsi».

Per approfondire:
Scuola, classi di concorso per architetti: pubblicato il decreto 2017 che le revisiona
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 Concorso a cattedra 2018: le prove e il percorso di formazione triennale

Il percorso per accedere al prossimo concorso a cattedra

Con uno dei decreti attuativi della Buona scuola, ossia con il DLgs 59 del 2017, sono state riformate le modalità di selezione dei futuri docenti della scuola secondaria. Si è stabilito che il concorso nazionale, da bandire su scala regionale o interregionale, avrà cadenza biennale, con il primo bando da far uscire nel 2018. Non è più necessario seguire un percorso di abilitazione per accedere al alle prove di selezione: è stato abolito il Tfa (Tirocinio formativo attivo). Per partecipare al "nuovo" concorso, i non abilitati devono possedere i titoli di accesso stabiliti per ciascuna classe di concorso e i 24 crediti formativi nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle materie didattiche. Solo chi risulterà vincitore inizierà un percorso di formazione triennale retribuito (il cosiddetto percorso Fit), propedeutico alla successiva immissione in ruolo.

Nel quadro di queste nuove regole e in vista del concorso 2018, il Miur ha dunque definito i criteri per l'acquisizione dei 24 Cfu/Cfa attraverso un decreto che è già stato firmato dalla ministra Valeria Fedeli. Il conseguimento dei crediti avviene mediante un percorso formativo che si conclude con i relativi esami.

Con il nuovo regolamento si stabilisce che i crediti possono essere acquisiti esclusivamente presso enti interni al sistema universitario. Chi sta per laurearsi potrà sostenere eventuali esami aggiuntivi gratuitamente. Mentre chi è già laureato potrà integrare gli esami pagando al massimo 500 euro, che saranno ridotti in proporzione al reddito e al numero di crediti da conseguire. Massimo 12 crediti possono essere acquisiti in via telematica.

Potranno essere riconosciuti anche i crediti conseguiti nell'ambito di master, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione. Per ottenere i 24 crediti è necessario approfondire più discipline, quali: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell'inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.

Le Università: alcuni link utili

Molte Università hanno predisposto, sui loro siti istituzionali, delle pagine web dove saranno pubblicati tutti gli aggiornamenti relativi al percorso da seguire per conseguire i 24 crediti formativi.

Riportiamo alcuni link utili per restare aggiornati.

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