Miasino - una nuova identità attraverso attività sociali al servizio del territorio

concorso di progettazione articolato in un'unica fase

Consegna entro il 16 gennaio 2018

Il Castello di Miasino, bene confiscato alla criminalità organizzata nella provincia di Novara, è oggetto del prossimo concorso di progettazione bandito dalla Regione Piemonte. Ai partecipanti è richiesta l'elaborazione di una proposta di riqualificazione architettonica, impiantistica e adeguamento normativo per una destinazione a fini sociali, culturali e occupazionali.

Il complesso immobiliare, noto anche come Villa Solaroli o Villa Bretta, è stato sottoposto a vincolo di tutela monumentale dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte. La proprietà si trova in parte nel comune di Miasino e in parte nel comune di Ameno, ed è costituita dal castello, dalla casa del custode, dalle serre e fabbricati accessori e da un'ampia area esterna a copertura in parte arborea e in parte prativa, sottoposta a vincolo paesaggistico.


Prospetto lato terrazzo panoramico

Il concorso che si svolge in un'unica fase, in forma aperta e anonima, è finalizzato all'individuazione dei progettisti che eseguiranno i successivi livelli di progettazione. Il costo netto massimo stimato per la realizzazione delle opere è pari a € 1.199.600,00 IVA esclusa, comprensivo degli oneri della sicurezza.

Premi

Al vincitore 1° classificato verrà affidata la prosecuzione dell'incarico per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo dell'intervento, comprensivo del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e con la direzione operativa delle opere strutturali, per un importo complessivo netto di 157.483,45 euro.

I successivi quattro team in graduatoria riceveranno un premio di 5.000,00 euro ciascuno.

Gli interessati possono scaricare bando e documentazione dal sito del concorso: https://concorsiarchibo.eu/castellomiasino

Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.

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