Il progetto vincente degli aut--aut per la nuova scuola d'infanzia di Selargius tra innovazione, sostenibilità e didattica

Fresco di nomination al NIB top 10 - migliori studi di architettura under36 2017 - e già vincitore nel 2015 del concorso di idee per la progettazione dell'asilo del futuro a Londra indetto da AWR, il giovane studio aut--aut, con il suo "As.In.O. - Asilo Innovativo con Orto" si è aggiudicato il primo premio per il progetto della scuola dell'infanzia di Selargius (CA) nell'ambito del concorso di idee promosso dal Miur #scuoleinnovative

Una struttura didattica inserita in un giardino botanico che fosse "aperta e viva", in linea con le esigenze dei bambini ma allo stesso tempo proiettata verso quelle della cittadinanza intera, questi gli obiettivi dell'intervento.

Fondato da Gabriele Capobianco, Edoardo Capuzzo Dolcetta, Jonathan Lazar e Damiano Ranaldi (tutti giovani under 35) lo studio aut--aut, spinto dalla volontà di affermarsi come connettore tra esigenze e contesto urbano e sociale, ha così sviluppato un'idea progettuale mossa innanzitutto dall'osservazione del tessuto urbano e dall'analisi storica del luogo.

Vista dal Giardino Botanico, As.In.O - Asilo Innovatico con Orto, Selargius (CA) | ©Studio aut--aut

Riscontrato il deterioramento della forma urbana negli ampliamenti relativamente più recenti dell'area di Selargius, l'intervento pone il suo punto di partenza nell'indagine sulle pratiche insediative dell'architettura tradizionale locale, basate sul modello della tipologia a doppia corte, tipica del Campidano meridionale. Il lotto è delimitato da un muro di cinta dal quale spuntano le fronde degli alberi dell'orto botanico richiamando così dall'esterno la dimensione misteriosa dell'hortus conclusus medievale. 

È l'edificio dell'asilo stesso - com'era la casa della tradizione -  a fungere da elemento divisorio, delimitando due spazi di ampiezza e funzioni differenti: da una parte il giardino botanico (aperto all'intera cittadinanza), dall'altro quello di pertinenza scolastica, interamente dedicato all'attività dei più piccoli.

Una perfetta distinzione tra spazio pubblico e privato con duplice valenza dal punto di vista didattico, che, pur mantenendo al centro del progetto i bambini (al fine di garantire loro l'elaborazione della propria esperienza attraverso osservazione, esplorazione e interazione con persone, spazi ed oggetti) si apre al tempo stesso alla comunità suggerendo agli abitanti innumerevoli spunti di riflessione.

Il progetto

L'edificio è formalmente generato dal recinto che, abbracciando l'intero lotto e grazie al suo movimento in pianta, articola gli ambienti della scuola accogliendone alcuni al suo interno, in un gioco di dilatazioni e restringimenti spaziali atti ad ospitare le zone distributive.

Dal punto di vista funzionale l'edificio si compone di tre spazi principali:

  • l'ingresso, che conduce ad uno spazio filtro dal quale è possibile raggiungere l'agorà, la sala docenti e lo spogliatoio con gli armadietti per i bambini, direttamente collegato all'agorà da una bucatura a misura di bimbo. 
  • l'agorà, (che dà accesso alle 5 aule-laboratorio e all'aula di rotazione), concepita come elemento di continuità visiva e spaziale tra esterno ed interno, ambiente dinamico e flessibile che mette in relazione ordine compositivo, tipologico-distributivo e funzionale attraverso spazialità differenti, dalle più ampie e aperte per relazioni e attività di gruppo a più piccole e raccolte, per quelle individuali e scambi comunicativi. 
  • gli atelier, caratterizzati da partizioni lignee che, oltre a ricoprire il ruolo di elementi divisori, ne caratterizzano gli interni fornendo le attrezzature specifiche per ogni laboratorio (musicale, pittorico, linguistico, scientifico, ludico). Tutte le aule godono inoltre di un affaccio sul giardino di pertinenza della scuola, caratterizzato da vetrate a tutta altezza al fine di garantire una buona illuminazione naturale.  

Come per l'impianto planimetrico, anche riguardo i materiali la scelta è stata effettuata previa attenta analisi della tradizione locale, tradotta poi nella rielaborazione dell'uso della terra cruda, efficace sia per le eccellenti prestazioni da un punto di vista di inerzia termica ed economicità che per semplicità costruttiva. A far emergere il progetto di As.In.O. inoltre, la volontà di contenere al massimo le emissioni e i consumi, predisponendo già in fase di progetto alcuni sistemi passivi (quali la ventilazione naturale o il tetto giardino piantumato a sedum) ed attivi (pompe geotermiche, pannelli solari ibridi), nonché il recupero delle acque piovane.

La morfologia della struttura insieme all'attenzione verso la sostenibilità sia ambientale che energetica fa di quest'edificio un progetto esempio di buona architettura, che speriamo veda, insieme agli altri 50 progetti vincitori, concreto sviluppo.

di Elisa Scapicchio 

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Vista esterna del muro, As.In.O - Asilo Innovatico con Orto, Selargius (CA) | ©Studio aut--aut

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