Concorso a cattedra 2018: il primo bando apre il 20 febbraio

Stanno per essere pubblicati in Gazzetta ufficiale il decreto e il bando di concorso che danno il via alla selezione dei futuri docenti della scuola secondaria, dotati di abilitazione all'insegnamento. «Le domande si potranno presentare dalle 9:00 del 20 febbraio prossimo fino alle 23:59 del 22 marzo». La notizia arriva dal ministero dell'Istruzione ed è stata divulgata in occasione dell'informativa sindacale svoltasi lo scorso 1° febbraio.

Con l'emanazione del bando, il Miur attiverà anche una pagina tematica dedicata al concorso, alla quale si accederà dal sito ufficiale del ministero (miur.gov.it). In un'apposita sezione sarà possibile inviare le candidature in via telematica.

Aggiornamento del 9 febbraio:
Concorso a cattedra 2018, decreto per la selezione degli abilitati pubblicato in Gazzetta ufficiale

Aggiornamento del 18 febbraio
Via alle domande di partecipazione dal 20 febbraio, si veda l'articolo:
Concorso a cattedra 2018: al via le candidature. Il bando per abilitati pubblicato in Gazzetta ufficiale

Massimo 40 punti attribuiti alla prova orale; 60 ai titoli e al servizio pregresso

Il concorso in via di attivazione, dunque riservato agli abilitati,  è il primo delle tre selezioni a cui il Miur sta lavorando, andando ad attuare quanto previsto da uno dei decreti attuativi della Buona Scuola, ossia il Dlgs 50 del 2017, con il quale si è provveduto a modificare le modalità di selezione ed il percorso propedeutico all'immissione in ruolo. In particolare, sono tre i concorsi da attivare, due dei quali - definiti con una disciplina transitoria - puntano a favorire l'immissione in ruolo degli attuali precari (abilitati e supplenti con più di tre anni di servizio). Per i precari è stato costruito un percorso di selezione ad hoc, più semplice rispetto a quello che, a regime, diventerà l'unica modalità di selezione dei futuri docenti. 

Dunque, il primo concorso per abilitati sarà aperto a chi ha un'abilitazione o è specializzato sul sostegno, inclusi i professori già di ruolo. «Le graduatorie di merito - si legge nella nota del Miur - saranno regionali e formate sulla base di una prova orale (massimo 40 punti) e del punteggio derivante dai titoli e dal servizio pregresso (massimo 60 punti). Durante l'anno di formazione iniziale e tirocinio, il docente sarà sottoposto a visite in classe per verificarne l'attitudine alla professione. L'anno si concluderà con una valutazione che, se positiva, porterà all'immissione in ruolo definitiva».

La prova orale è «di natura didattico-metodologica». In base al punteggio ottenuto alla prova orale e ai titoli posseduti viene stilata una graduatoria di merito regionale, il cui scorrimento è annuale. In base ai posti disponibili gli aspiranti prof vengono direttamente immessi al terzo anno del percorso «Fit», ossia l'iter di formazione iniziale e tirocinio.

Per approfondire:
• Concorso scuola 2018, acquisizione dei 24 Cfu: la nota di chiarimento del Miur
• Concorso a cattedra 2018: le Università in cui conseguire i 24 Cfu 
• Concorso a cattedra 2018: le prove e il percorso di formazione triennale
• Concorso a cattedra 2018: le regole per acquisire i 24 Cfu che danno accesso alle prove selettive
• Scuola, classi di concorso per architetti: pubblicato il decreto 2017 che le revisiona

I concorsi per i "non abilitati"

Al secondo concorso, va ricordato, potranno partecipare gli aspiranti prof che, pur non essendo possesso di abilitazione all'insegnamento, abbiano in otto anni maturato almeno tre anni di servizio. Per loro le prove da sostenere sono due: una scritta «di natura disciplinare» ed una orale «di natura didattico-metodologica», mentre il percorso di formazione «Fit» è limitato al primo ed al terzo anno. Infine, partiranno i nuovi concorsi ordinari, i cui vincitori saranno immessi nei percorsi triennali di formazione (Fit) che prevedono una prova finale di valutazione che dà accesso, in caso di superamento positivo, alla definitiva immissione in ruolo.

Mariagrazia Barletta

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