Singapore, la torre di Carlo Ratti e Bjarke Ingels "bucata" dalla foresta tropicale

I due big dell'architettura si aggiudicano il concorso privato indetto da CapitaLand

Lo studio CRA-Carlo Ratti Associati e lo studio danese BIG-Bjarke Ingels Group hanno vinto un concorso privato per la progettazione di un nuovo grattacielo, alto 280 metri, da realizzare nel vivace Central Business District di Singapore. La torre fonde la vita urbana e la natura tropicale, aggiungendo un nuovo landmark nello skyline dell'isola città-stato.

I due studi sono stati selezionati a conclusione di un concorso internazionale di progettazione lanciato da una delle più importanti società asiatiche del real estate, CapitaLand. L'operazione, finanziata da una joint venture costituita fra CapitaLand Limited, CapitaLand Commercial Trust e Mitsubishi Estate Co., Ltd. dovrebbe essere completata nel 2021. All'interno della torre vi saranno uffici all'avanguardia, residenze di lusso gestite dalla società The Ascott e spazi commerciali.

A caratterizzare la facciata sono elementi verticali che, in corrispondenza del tetto, del nucleo e della base del grattacielo, si deformano in modo da far scorgere la vegetazione tropicale che si sviluppa negli spazi interni

«Il progetto si pone in continuità con l'urbanistica verticale e pionieristica di Singapore, con 280 metri di spazi per la comunità - interni ed esterni - dove lavorare, vivere e giocare. In più punti, la facciata si apre per rivelare oasi urbane aperte agli utenti e al territorio circostante, animando l'elegante fluidità dell'architettura moderna con un'onnipresente natura tropicale», dichiara Bjarke Ingels, fondatore dello studio Big.

City Room, immagine di © BIG-Bjarke Ingels Group

Al piano terra visitatori ed utenti saranno accolti da una foresta tropicale e incontreranno spazi per attività più disparate, dove poter fare sport, assistere ad eventi o visitare mostre d'arte. Sensori Internet of Things permettono di personalizzare l'esperienza all'interno dell'edificio. D'altronde Carlo Ratti ha già utilizzato la tecnologia IoT all'interno del suo recente progetto per la nuova sede della Fondazione Agnelli a Torino, dove un innovativo sistema di controllo climatico permette all'utente - attraverso l'utilizzo di un'app installata sul proprio smartphone - di personalizzare il clima intorno a sé, in modo da essere avvolto da una sorta di "bolla termica" che lo segue all'interno dell'edificio.

«Alla Carlo Ratti Associati miriamo a progettare spazi che possano diventare luoghi per nuove interazioni. In questo edificio le aree verdi sono rese accessibili al pubblico a diverse altezze, permettendo alla vitalità che contraddistingue la città di entrare in tutta la torre. Lavorare nella natura sarà essenziale ai fini dell'esperienza da condurre nell'edificio, così come le tecnologie digitali più avanzate, che ci offriranno uno spaccato degli uffici del futuro», afferma Carlo Ratti, fondatore dello studio Cra e direttore del Seanseable City Lab dell'Mit di Boston.

 Mariagrazia Barletta

© Riproduzione riservata

pubblicato il: