Fondo progettazione per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Ok al decreto attuativo

risorse potenzialmente interessanti per i professionisti

Nella seduta dello scorso 8 marzo della Conferenza Stato-città è stata sancita l'intesa sul decreto del ministero delle Infrastrutture che serve per rendere operativo il Fondo per la progettazione degli enti locali. Istituito nello stato di previsione del Mit, il fondo, con una dotazione di 30 milioni annui per il periodo 2018-2030 prevista dalla legge di Bilancio 2018, servirà per finanziare progetti per la messa in sicurezza di edifici pubblici. Che il decreto sia in dirittura di arrivo è una notizia importante, in quanto serve a rendere operative risorse potenzialmente interessanti per i professionisti.

Il fondo è destinato, infatti, a cofinanziare la redazione di progetti di fattibilità tecnica ed economica e progetti definitivi per opere di messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche. Sono ammessi al finanziamento anche i costi per la redazione dei bandi di gara, per la definizione di schemi di contratto e per la valutazione della sostenibilità finanziaria dei progetti. Secondo quanto stabilito dalla legge di Bilancio, i progetti ammessi al cofinanziamento devono inoltre essere previsti nella programmazione delle amministrazioni proponenti.

Il decreto su cui è stata sancita l'intesa serve a  delineare i criteri, le modalità di accesso, di selezione e di cofinanzamento dei progetti. Al regolamento è demandato anche il compito di stabilire le modalità di recupero delle risorse nel caso in cui gli enti beneficiari rallentino nell'affidamento della progettazione e dei relativi lavori.

Secondo quanto già scritto nella manovra 2018, una volta ammessi al finanziamento, gli enti beneficiari devono attivarsi per avviare le procedure per l'affidamento della progettazione finanziata. Inoltre, entro 18 mesi dall'approvazione del definitivo, acquisiti gli elaborati progettuali, gli enti devono pubblicare il bando di gara per affidare gli esecutivi.

Il Dm dovrà essere firmato dal ministro.

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