Premio Internazionale Domus Fassa Bortolo: medaglia d'oro a Toni Girones

105 progetti provenienti da tutto il mondo

Ferrara, mercoledì 21 marzo 2018 | ore 18.00

Edizione record per il Premio internazionale Domus Fassa Bortolo ideato dall'azienda Fassa S.r.l. e dall'Università degli Studi di Ferrara Quest'anno infatti sono stati ben 105 i candidati al premio provenienti da tutto il mondo.

La giuria ha premiato con la medaglia d'oro il suggestivo recupero delle rovine romane di Can Tacò firmato da Toni Girones, per il suo alto valore ambientale e la nuova tipologia di fruibilità proposta.

Per la medaglia d'argento, ex-aequo per i due studi italiani, Maura Manzelle e di Carafa-Guadagno e lo studio californiano di Marcy Wong e Donn Logan.

Il Premio Speciale Fassa Bortolo, indirizzato verso coloro che "nel rispetto dei principi conservativi, della sostenibilità e della qualità architettonica abbiano saputo utilizzare le soluzioni appartenenti al Sistema Integrato Fassa Bortolo ovvero ai principali Sistemi a esso connessi" è stato assegnato alle due medaglie d'argento italiane (Manzelle e Carafa-Guadagno).

Premio Internazionale DOMUS Fassa Bortolo

Medaglia d'oro

Adaptation of the roman ruins of Can Tacó Montmeló,Montornès del Vallès, Barcelona, Spain

Estudi d'Arquitectura Toni Gironès

L'intervento sul sito archeologico di Can Tacò a Barcellona presenta più di un motivo di interesse sia per la proposta di nuova sistemazione fruitiva degli scavi archeologici, sia per il suo alto valore ambientale. Con una progetto assolutamente innovativo, favorito dalle particolari condizioni orografiche, viene proposto un livellamento del piano di calpestio, articolato in due quote, che conduce ad un riempimento parziale degli interni dei vani delineati dalla giacitura delle murature rinvenute in scavi precedenti. Il livellamento è ottenuto attraverso un sistema a secco costituito da "gabbionate", adeguatamente armate, contenenti pietrame del posto opportunamente selezionato ed apparecchiato; una soluzione che garantisce, laddove fosse necessario, una facile reversibilità. Ne risulta un insieme architettonico perfettamente amalgamato con il paesaggio circostante, rispettoso delle testimonianze archeologiche, la cui fruizione ne risulta avvantaggiata, ma, al tempo stesso, autonomo sul piano figurativo: una creatività messa al servizio delle preesistenze.

Medaglie d'argento ex-aequo

Restauro e recupero del castello di Ugento Ugento, Lecce

Studio Associato di Architettura Carafa e Guadagno

La scelta alla base dell'intervento condotto nel Castello di Ugento è stata quella di ricondurre il grande complesso alla sua unitarietà, garantendo al tempo stesso una facile lettura dei diversi volumi in cui si è andato articolando nel corso del tempo. L'intervento si è distinto per il rigore delle scelte progettuali sia per quanto attiene il trattamento delle superfici esterne in pietra, sia per il trattamento delle lacune delle pitture murali che adornano le sale nel rispetto del principio della distinguibilità, sia per il recupero quanto più possibile esteso degli infissi lignei storicizzati. Esso si segnala, inoltre, per i criteri ricostruttivi dei volumi crollati ricorrendo a soluzioni neutre per gli interni e ad un sapiente utilizzo della pietra leccese per l'esterno. Infine, si rileva l'eleganza della soluzione adottata per l'inserimento della nuova scala di accesso all'interno della parte superstite della torre crollata. In definitiva, questo restauro si segnala perché è stato felicemente portato a termine grazie alla volontà dell'amministrazione comunale; circostanza, questa, che lo eccettua dalle sorti incerte di molti complessi architettonici di analoghe dimensioni e caratteristiche.

Ford Assembly Building Richmond, California, U.S.A.

Marcy Wong Donn Logan Architects

L'ex Ford Assembly Building progettato nel 1931 da Albert Kahn per Henry Ford, era stato pesantemente danneggiato dal terremoto del 1989 e dal successivo abbandono. Con questo restauro il Ford Assembly Building riqualifica il waterfront della baia con l'incisività iconica della "fabbrica di luce", che stabilisce un suggestivo dialogo tra interno ed esterno. L'intervento di restauro si distingue per le apprezzabili soluzioni conservative degli elementi strutturali: dalla ricucitura e integrazione delle murature in laterizio al recupero degli infissi e delle travi in acciaio che ordiscono la rete delle coperture. Da qui la capacità dell'intervento di valorizzare la grande scala architettonica e la visibilità dei moduli strutturali, ottimizzando le potenzialità luministiche dello spazio libero, con un'innovativa impiantistica sostenibile e le micro-architetture pensate come arredi per rispondere alla molteplicità dei nuovi usi, destinati a continui adattamenti o radicali mutazioni.

Residenza per anziani nel Pio Loco delle Penitenti Venezia

arch. Maura Manzelle

L'intervento si segnala per la complessità e la vastità delle problematiche affrontavate: il restauro e la nuova funzionalizzazione del complesso settecentesco del Pio loco delle Penitenti in Venezia, che costituisce un intero isolato del sestiere di Cannaregio. Nel pieno rispetto del tessuto edilizio storico, oltre che dell'originario impianto di tipo conventuale, il progetto ha teso a conciliare le nuove esigenze di messa in comunicazione dei vani tra loro e dell'intera costruzione con il quartiere, sia attraverso una sapiente ridistribuzione funzionale interna, sia tramite l'inserimento di tre nuovi corpi di fabbrica, contenenti scale e ascensori, ben calibrati nelle loro volumetrie e nella intenzionale dissonanza materica. Sapientemente risolta è anche la differenza di quota che fisicamente separa lo storico complesso architettonico dai quartieri moderni posti a nord, fin ad ora completamente isolati, attraverso scalinate e rampe che, modellando una vasca cementizia di difesa dall'acqua alta, diventano l'occasione per la realizzazione di una lunga ed elegante panchina pubblica. In definitiva il progetto ha saputo operare sul tessuto edilizio storico veneziano con rispetto conservativo e adattamenti consapevoli.

Menzioni d'onore ex-aequo

  • Chiea Longobarda di San Martino, Vicenza
    Angela Blandini e Gabriele Zorzetto
  • Monastery of San Juan Roof Burgos, Spain
    Jose Manuel Barrio and Alberto Sainz De Aja
  • Hawa Mahal Palace of Winds Badi Chopar, Jaipur, Rajasthan, India
    Minakshi Jain, Kulbhushan Jain, Vijay Arya, Meghal Arya
  • Restauro delle mura urbane di Pisa, del sistema fortificato e delle aree limitrofe Pisa
    Marco Guerrazzi
  • Medieval mile museum Kilkenny, Ireland
    Mccullough Mulvin Architects
  • Castor Delgado residence São Paulo, Brazil
    José Armênio De Brito Cruz, Piratininga Arquitetos Associados
  • Casa del Condestable Pamplona, Spain
    Tabuenca & Leache, Arquitectos
  • UNESCO World Heritage Site Cloister Lorsch Lorsch (Hesse), Germany
    TOPOTEK 1 + HG Merz Architekten

Premio speciale Fassa Bortolo ex-aequo

  • Restauro e recupero del castello di Ugento Ugento, Lecce
    Studio Associato Di Architettura Carafa E Guadagno
  • Residenza per anziani nel Pio Loco delle Penitenti Venezia
    Arch. Maura Manzelle

Appuntamento

  • Premiazione
    Ferrara, Palazzo Tassoni Estense
    mercoledì 21 marzo 2018 | ore 18.00
  • Presentazione progetti vincitori
    Ferrara, Quartiere Fieristico, Via della Fiera, 11
    giovedì 22 marzo 2018 | ore 10.00

Ulteriori informazioni sui progetti finalisti
www.premiorestauro.it

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