XV Triennale Mondiale di architettura Interarch 2018: medaglia d'oro all'italiano Schiavello Architects Office

Il ponte pedonale Lávka Holešovice Karlín dello studio romano Schiavello Architects Office vince il primo premio al Prize of the International Academy of Architecture and Embassy of Mexico, uno tra i maggiori riconoscimenti della Triennale Mondiale di architettura Interarch.

Il progetto italiano reinterpreta i tipici sistemi ad arco dei ponti praghesi proponendo un segno fluido che unisce il passato e il futuro della capitale cecoslovacca.

XV Triennale Mondiale di architettura Interarch 2018

Dal 13 al 16 maggio, gli spazi dell'Università di Sofia sono stati occupati dai lavori di architetti internazionali per la XV Triennale Mondiale di architettura Interarch 2018 organizzata dall'I.A.A.

L'International Academy of Architecture (IAA) è un organismo non Governativo UNESCO che si occupa della realizzazione di conferenze, competizioni ed esposizioni internazionali di architettura, rappresenta la più importante organizzazione mondiale di architettura e vanta tra i suoi membri nomi noti del panorama mondiale, come Sir Norman Foster , Mario Botta, Renzo PianoFrank O. GehryDaniel Libeskind.

Tra i suoi compiti principali vi è anche l'organizzazione della Triennale mondiale di Architettura, una manifestazione che si tiene ogni tre anni con lo scopo di promuovere la cultura architettonica e la conoscenza reciproca degli architetti di tutto il mondo. 

Durante i quattro giorni in Bulgaria sono stati nominati i nuovi accademici e conferiti una serie di premi ai professionisti invitati. 

L'Italia è stata rappresentata in modo importante, il solo Ordine degli Architetti di Roma ha inviato infatti più di sessanta progetti.

Tra questi si è aggiudicato il primo premio Prize of the International Academy of Architecture and Embassy of Mexico - Interarch Gold Medal - Honorary Diploma il progetto del ponte pedonale Lávka Holešovice Karlín a Praga dello studio Schiavello Architects Office con Davide Coluzzi daz, Leonardo Venezia e l'ingegnere Marco Peroni.

Prize of the International Academy of Architecture and Embassy of Mexico - Gold Medal

Il ponte pedonale Lávka Holešovice Karlín

Nato dal desiderio di diventare un luogo simbolo per la città di Praga, il nuovo ponte pedonale si struttura in analogia con la bellezza e la storia della capitale della Cecoslovacchia.

Capovolgendo il concetto strutturale dei tipici sistemi ad arco dei ponti praghesi, il progetto si presenta come un segno fluido che connette il passato e il futuro della città: dal centro storico di Karlin fino alla nuova espansione di Holesovice, creando una piazza sopraelevata a Svenice connessa con il polo sportivo e l'area verde all'estremità est dell'isola.

La sicurezza in caso di esondazione è stato tra i principali requisiti da soddisfare, per questo in corrispondenza dell'isola di Svanice è stata creata un'area "rialzata" artificialmente in modo da tenere in quota tutta la trave portante del solaio. Sono stati inoltre realizzati terrazzamenti piantumati a verde con bordi in calcestruzzo per resistere ad eventuali flussi di piena del fiume.
La forma a "cuneo" dei terrazzamenti inoltre, in caso di piena del fiume, oltre a "elevare" l'appoggio centrale dell'arco dal fiume, devia il corso dell'acqua rendendo l'area più sicura anche per le persone.

I terrazzamenti svolgono una duplice funzione, a ovest sono attraversati dal percorso ciclo-pedonale principale, mentre sul fronte est è stata predisposta un'area verde in cui vi è anche la possibilità di organizzare spettacoli all'aperto data la forma dei gradoni a "teatro".

Architettonicamente il principio base del progetto è l'alternanza di appoggi, un'originale reinterpretazione della soluzione standard della doppia arcata strallata, che permette di percepire prospettive mutevoli e diversificate sullo skyline cittadino.
L'arcata continua infatti si intreccia prospetticamente lungo le diagonali poggiando in maniera alternata: sul fronte di Karlin l'arco si fonda ad ovest della passerella, sull'isola si sposta ad est per poi di nuovo ricollocarsi ad ovest in corrispondenza di Holesovice.

Per integrarsi al meglio con il paesaggio sono stati scelti due materiali diversi per l'arco, il lato est è il acciaio Corten, il lato ovest bianco verniciato a caldo, in questo modo chi proviene dalla "città nuova" (Holesovice) avrà una percezione dell'arcata segnata dal tempo che conduce verso la storia, chi invece percorre il ponte provenendo da Karlin potrà apprezzare l'arcata continua nella sua "lucentezza" contemporanea.

Maggiori informazioni:
www.schiavello.it

pubblicato il: - ultimo aggiornamento: