Young Talent Architecture Award 2018: un gruppo italiano tra i giovani talenti dell'architettura europea

Last Landscape di Simone Marchetti, Sofia Paoli e Beatrice Maria Rogantini Picco

A Venezia, all'interno delle manifestazioni per la 16esima Biennale di Architettura, la mostra Young Talent Architecture Award. YTAA 2018 espone i finalisti dell'omonimo premio per tesi di laurea organizzato dalla Fundació Mies van der Rohe con il supporto di Creative Europe, ed unito quest'anno all'European Medal for the best diploma.

Young Talent Architecture Award 2018

Originalità, pensiero critico e ricerca nei settori emergenti sono alcuni dei temi chiave affrontati dai 12 finalisti del premio selezionati tra 334 progetti provenienti da 118 scuole di architettura europee, cinesi e sud coreani.

La giuria, composta da Salomon Frausto (presidente), Direttore agli Studi presso The Berlage, Delft, Martina Bauer, Socio senior presso Barkow Leibinger a Berlino, Ana Betancour, Ricercatrice, Professoressa e Rettrice presso la Scuola di Architettura UMA a Umeå, Matilde Cassani, Architetto a cavallo tra architettura, installazioni e progettazione di eventi a Milano e Rainer Mahlamäki, Architetto fondatore di Lahdelma & Mahlamäki Architects a Helsinki ha preso in considerazione nell'elaborazione della propria scelta gli aspetti che definiscono l'eccellenza di ogni progetto, come l'originalità, la complessità, la coerenza, ma anche il pensiero critico e indipendente.

Nella shortlist è presente anche un gruppo italiano, composto da Simone Marchetti, Sofia Paoli e Beatrice Maria Rogantini Picco del Politecnico di Milano, che con il progetto Last Landscape, propone una risposta al tradizionale modo di intendere i cimiteri. Il loro Park Cemetery infatti, realizzato su di un deposito ferroviario abbandonato a Milano, diventa uno spazio pubblico verde, un luogo di spiritualità, parte di una comunità sostenibile.

La Cerimonia del YTAA Awards avrà luogo il 20 settembre 2018 a Venezia, insieme a un dibattito in cui i vincitori del YTAA, i membri della giuria, i partecipanti della piattaforma Future Architecture e altri invitati discuteranno sul tema della Biennale di Venezia, "Freespace", sui principali argomenti dell'European Year of Cultural Heritage organizzato dalla Commissione europea e sulle opere del YTAA.

Last Landscape: il progetto italiano finalista

Simone Marchetti, Sofia Paoli e Beatrice Maria Rogantini Picco | Politecnico di Milano

In un momento storico di cambiamenti profondi e veloci, di approcci individualisti e materialisti, è sempre più crescente la necessità di luoghi dedicati alla spiritualità, che permettano all'individuo di riflettere e dare spazio allo spirito e all'introspezione. 

Last Landscape è un cimitero ma anche un parco, un luogo per la vita in tutte le sue fasi. L'idea è quella di realizzare un polo di attrazione per la città indipendente dalla funzione cimiteriale, una nuova tipologia di spazio urbano dedicata alla spiritualità.

In questo spazio la natura e le piante rappresentano simboli universali di rinascita e rimembranza, in cui ognuno ritrova una propria pace interiore. La struttura dell'intervento prevede due edifici principali: il Crematorium e il Lake Pavilion.

Il Crematorium è un lungo edificio sottile in cemento e vetro opaco, strutturato in modo tale da prevedere tutti i servizi sul lato nord e lasciare il lato sud all'esperienza del singolo visitatore. Qui, le persone in lutto sono incoraggiate a seguire un percorso fisico e spirituale pensato per agevolare l'accettazione della perdita. Alla fine di questo percorso un ampio arco si apre sul Fragrant Garden: un piacevole giardino di media e alta densità vegetativa che offre protezione ed intimità. Un insieme di 24 specie di piante che per alternanza offre ogni mese un fiore o una fragranza diversa.

Il Lake Pavilion è invece una hall celebrativa. Qui l'apparato simbolico è lasciato alle lunghe scale sul tetto che immergono il visitatore all'interno dell'edificio, come una tappa necessaria nel superamento del lutto. L'edificio si organizza come una sequenza di stanze di cui l'ultima si affaccia sul lago, sull'acqua, sinonimo di vita e rigenerazione. A questo punto una terrazza sul lago estende l'edificio sullo spazio esterno, come ultimo atto simbolico rigenerativo di ritorno alla natura per il corpo.

La vegetazione si sviluppa per lunghi limiti verdi, realizzati per accentuare il sentimento di immersione nella natura e rimandano ai binari ferroviari presenti nell'area.

Gli altri finalisti

  • May I use the front/backdoor? | Nele Bergmans | Belgio
  • The Citadel of Tides | Marie Moors | Belgio
  • Neue Bau Akademie Berlin - a club for the former & future architecture | Hendrik Brinkmann | Germania
  • Ceramics - Design of a factory | Sina Pauline Riedlinger, Franziska Käuferle | Germania
  • House, Kitchen, Garden in Alcácer do Sal | Pedro Frade | Portogallo
  • Perdido (Lost) - P.R.U.S. of Madrid | Julio Gotor Valcárcel | Spagna
  • The Fallen Monuments of Egerkingen | Eva Lanter | Svizzera
  • The Bank of England: a dialectical project | Loed Stolte | Paesi Bassi
  • Rhizome | Arianna Fornasiero, Paolo Turconi | Paesi Bassi
  • Deplorable Framework | Matthew Gregorowski | Regno Unito
  • Confluence | Joshua Penk | Regno Unito

Young Talent Architecture Award. YTAA 2018 | la mostra

Venezia, Palazzo Mora, Strada Nuova, 3659
24 maggio - 25 novembre 2018

Tutti i progetti selezionati su:
http://ytaa.miesbcn.com/archive?editions=3&classification=5

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