Bandi di progettazione: accelerata grazie al nuovo Codice degli appalti. I dati del monitoraggio Camera-Cresme

«I bandi di servizi di progettazione di opere pubbliche risultano in crescita dal 2013, con un'accelerazione a partire dalla seconda metà del 2016, soprattutto riguardo agli importi, in corrispondenza con l'entrata in vigore della nuova disciplina dei contratti pubblici», è quanto si legge nell'edizione 2018 del rapporto "Infrastrutture strategiche e prioritarie" elaborato dal Centro studi della Camera in collaborazione con l'Anac, l'autorità Anticorruzione e con l'Istituto di ricerca Cresme. Il monitoraggio, annuale, che il servizio Studi realizza dal 2004 su incarico della Commissione Ambiente di Montecitorio, è stato pubblicato e discusso ieri, 4 ottobre.

In particolare, i dati, inseriti nel rapporto, e riguardanti la progettazione (capitolo 6), sono il frutto del monitoraggio effettuato da Cresme Europa Servizi, analizzando il periodo che va dal 2013 al primo semestre del 2018. Per ciò che riguarda i servizi di progettazione, l'analisi ha riguardato l'affidamento dei tre livelli di progettazione e delle attività di direzione dei lavori e di coordinamento della sicurezza.

Importi di gara raddoppiati in un anno

Alcune misure contenute nel Codice, tra cui la limitazione imposta all'appalto integrato, hanno fatto registrare - secondo il rapporto - un incremento dei bandi di servizi di progettazione. Riguardo ai servizi di progettazione, si legge nel documento: «tra il 2016 e il 2017, il numero di bandi è cresciuto del 19,4%, mentre l'importo in gara è più che raddoppiato (+118,9%). La crescita è proseguita nel 2018: nei primi sei mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2017, il numero di bandi è cresciuto del 28,8% e gli importi sono cresciuti del 29,9%».

Inoltre, «nel 2017 rispetto ai dati del 2013» «si osserva un numero di procedure più che raddoppiato, da 1.461 a 3.375 (+131%), e un importo più che quadruplicato, da 164 a 711 milioni di euro (+333%). La fase di crescita è confermata anche dai dati del primo semestre del 2018, con percentuali di poco inferiori al 30% rispetto al primo semestre dell'anno precedente sia per numero, da 1.505 a 1.938 bandi, sia per importo, da 218 a 284 milioni di euro».

Grafico dal Rapporto Infrastrutture Strategiche e Prioritarie 2018 - Progettazione opere pubbliche, bandi per anno e importo (importi in milioni di euro)

«Quanto alla committenza - si legge ancora nel dossier - la fase espansiva registrata nell'ultimo biennio è sostenuta primariamente da due dei principali committenti di servizi di progettazione, e segnatamente dai comuni e dai gestori delle infrastrutture stradali (Anas e concessionari autostradali)».

La crescita trainata anche dal settore dei trasporti

Tuttavia, nella dinamica degli importi determinanti sono gli interventi nel settore dei trasporti. «Gli importi dei servizi di progettazione per l'insieme delle infrastrutture di trasporto (strade e autostrade, ferrovie e metropolitane, porti, interporti e aeroporti) nel biennio 2016-2017 ammontano a 468 milioni di euro, il 45% del valore complessivo del mercato pari a circa 1 miliardo di euro. Si tratta di un valore più che sestuplicato rispetto all'ammontare totalizzato nel biennio 2014-2015, pari a meno di 70 milioni di euro (il 20% del valore totale del mercato del biennio, pari a 343 milioni). Anche in questo caso la fase di crescita sembra proseguire nel primo semestre del 2018; rispetto al primo semestre del 2017, si passa da 62 a 78 milioni di euro (+25%)».

In crescita anche le gare bandite dai Comuni

Gli incrementi si registrano anche per i bandi lanciati dai Comuni. «L'importo dei servizi di progettazione attivati dai comuni nel biennio 2016-2017 - riporta ancora il rapporto - risulta pari a circa 233 milioni di euro, in aumento del 67% rispetto all'ammontare totalizzato nel biennio 2014-2015 pari a 139 milioni di euro».

«Risulta maggiore la crescita registrata dai gestori delle infrastrutture stradali. l'importo in gara nel biennio 2016-2017 ammonta, infatti, a 305 milioni di euro a fronte di un importo inferiore a 5 milioni di euro totalizzato nel biennio precedente».

Il trend, però, sembra essere in fase di inversione: «Nel primo semestre del 2018 prosegue la crescita della domanda di servizi di progettazione dei comuni e rallenta quella dei gestori delle infrastrutture stradali».

In crescita i bandi "Bim oriented"

Il monitoraggio registra, inoltre, dal 2016, anche un progressivo aumento delle procedure di gara che prevedono l'utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture, in cui rientra il Building information modeling (Bim). «Tale trend - viene sottolineato nel rapporto - sembra destinato a consolidarsi nei prossimi anni per effetto della progressiva introduzione di tali metodi e strumenti da parte delle stazioni appaltanti (decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 1° dicembre 2017 n. 560)».

Difatti,  l'obbligo di adozione delle metodologie Bim nelle gare scatta, per effetto del decreto delle Infrastrutture n. 560 del 2017, a partire dal 1° gennaio 2019 per opere da 100 milioni e più, per poi essere allargato, gradualmente, alle opere di minore importo.

di Mariagrazia Barletta

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