Plan de Corones (2.265 metri), nella stazione della funivia nasce Lumen, il museo della fotografia di montagna

Dopo il museo di Reinhold Messner firmato Zaha Hadid, sulle cime di Plan de Corones, a 2.265 metri di quota apre un nuovo spazio espositivo. Si tratta di Lumen, un museo interamente dedicato alla fotografia di montagna, firmato dall'architetto altoatesino Gerhard Mahlknecht.

Negli spazi della stazione a monte della funivia vanno in scena la storia della fotografia di montagna dagli esordi ad oggi e l'arte dei fotografi di montagna di tutto il mondo. Scatti storici, innovazioni digitali, mostre temporanee: il tema della montagna viene esaminato da diverse prospettive. Alpinismo, turismo, politica, spiritualità e storia sono i temi trattati in un programma curatoriale interdisciplinare. 

Fotografie © Skirama_Kronplatz

Grandi vetrate inquadrano lo spettacolare panorama, tra queste vi è un grande otturatore: un'apertura gigante che può essere aperta e chiusa per diventare uno schermo di proiezione. Oltre agli spazi espositivi la rinnovata stazione ospita una sala per eventi da 200 posti e un ristorante. Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione di diversi partner, quali: l'Archivio tirolese per la documentazione fotografica e l'arte (TAP), Durst, National Geographic, Red Bull Illume.

Fotografia di manuelkottersteger_com

Il progetto degli allestimenti è di giòforma e del gruppo di lavoro formato da Beat Gugger, Martin Kofler, Richard Piock e Manfred Schweigkofler.

La mostra permanente dedicata a Messner

La mostra permanente Messner meets Messner by Durst è dedicata al grande pioniere alpino e promotore della tutela delle Alpi: Reinhold Messner.

Tecnologie moderne animano la sala Adrenaline Raum studiata in collaborazione con Red Bull Illume. Si tratta del più grande concorso di fotografia sportiva "adventure" su scala mondiale. Le foto sportive più incredibili e creative vengono raccolte in forma d'installazioni multimediali.

In un gioco di illusioni, inoltre, la Sala degli Specchi mette in mostra un'analisi artistica e poetica dell'atmosfera specifica delle montagne.Il dia horama presenta scatti dei più importanti fotografi e offre l'opportunità di approfondire l'opera di noti fotografi internazionali. Infine, il Wall of Fame è dedicato ai fratelli Bisson, Joseph Tairraz, Bernhard Johannes, Jules Beck e naturalmente Vittorio Sella, come primi fotografi alpinisti.

 di Mariagrazia Barletta

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