Carlo Ratti e Makr Shakr inventano il primo bar robotico a guida autonoma e "a chiamata"

Un bar itinerante con robot che preparano cocktail, inserito in una sorta di veicolo che non ha bisogno di alcun conducente. Si chiama Guido ed è l'ultima invenzione dello studio Carlo Ratti Associati, pensata per Makr Shakr, azienda, con base a Torino (di cui Ratti è co-fondatore), produttrice di bar robotizzati che mixano gli ingredienti delle bevande scelte dal cliente tramite un'app. È la naturale evoluzione del "cyborg-barman" creato dalla startup italiana, già venduto in giro per il mondo, e impiegato, tra l'altro, sulle navi da crociera.

Più nel dettaglio, il bar robotico sarà composto da un'unità dotata di due bracci meccanici pronti a preparare e a servire con precisione qualsiasi combinazione di cocktail in pochi secondi. Il tutto montato sulla piattaforma di un veicolo a guida autonoma. Dunque, il bar-robot si muoverà autonomamente e chiunque potrà chiamarlo tramite un'app; arrivato a destinazione, i bracci robotici preleveranno i componenti della bevanda per preparare il mix richiesto. Il sistema sarà in grado di verificare l'età delle persone leggendo il documento di identità e accetterà pagamenti tramite cellulare.

Gruppo di lavoro (CRA): Carlo Ratti, Giovanni de Niederhausern, Saverio Panata. Render: Gary di Silvio (CRA) con Carlo Turati e Marco Conte (Makr Shakr)

«Guido è l'applicazione di un paradigma urbano on-demand. Unendo i baristi-robot con i sistemi per la mobilità del futuro, oggetto di ricerca di CRA, possiamo proporre una nuova idea per vivere il tempo libero», afferma Emanuele Rossetti, Ceo di Makr Shakr. 

Il barista-robot "a chiamata" potrebbe raggiungere aree periferiche e desolate, creando nuove occasioni di incontro. È questa una delle applicazioni immaginate dai visionari creatori, che vedono il bar robotico come potenziale generatore di «nuove opportunità sociali nelle metropoli». «Differenti parti di città potrebbero essere attivate grazie all'opportunità di godersi il tempo libero per strada», si legge in una nota diffusa per la stampa dallo studio fondato dall'architetto, ingegnere e direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston. Per ora Guido è solo un progetto, ma la stessa nota assicura che «sarà sviluppato nel corso del 2019, in collaborazione con città internazionali».

Questo progetto rientra nelle ricerche dello studio CRA, portate avanti da tempo nel campo della mobilità autonoma. Tra l'altro, il recente progetto di CRA per il distretto dell'innovazione nell'ex sede di Expo a Milano, prevede strade progettate per veicoli a guida autonoma. Inoltre, il Senseable City Lab del MIT, diretto da Ratti, ha svolto una ricerca approfondita sul modo in cui tali sistemi cambieranno l'esperienza urbana, progettando, tra l'altro, Roboat, una barca a guida autonoma pensata per i canali di Amsterdam, e studiando l''impatto dei futuri modelli di mobilità condivisa.

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