Gli architetti e la cooperazione internazionale

guida gratuita del CNAPPC per muovere i primi passi

È scaricabile sul sito awn.it, "Lo spazio morale. Assistenza umanitaria e cooperazione allo sviluppo", la guida rivolta agli architetti italiani interessati a lavorare nell'ambito di situazioni emergenziali, svantaggiate e critiche.

Curata da Walter Baricchi e pubblicata dal Dipartimento Cooperazione, solidarietà e protezione civile (CNACCP), il documento - in versione pdf - rappresenta un primo punto di partenza e di riferimento per chiunque sia interessato al tema, con l'obiettivo dell'aggiornamento continuo attraverso i contributi degli iscritti che vi lavorano o hanno lavorato e vogliono condividere le esperienze.

Partendo da cenni storici e analizzando la cultura umanitaria, le agenzie internazionali e gli organismi istituzionali italiani, fino ai riferimenti legislativi, associazioni onlus e ONG, il fine è quello di fornire gli strumenti necessari per muovere i primi passi nel settore.

A completare la guida, inoltre, un'appendice con la Carta di Hasselt, alla base dell'Organizzazione Architetti senza Frontiere, e una serie di bellissime fotografie scattate da chi ha già intrapreso la "strada" della cooperazione internazionale.

Il Dipartimento Cooperazione, solidarietà e protezione civile nasce infatti con la volontà di valorizzare e promuovere l'esperienza degli architetti nel campo della cooperazione, assicurando garanzie e rispetto del ruolo e dell'impegno professionale degli architetti. Si propone inoltre come mezzo per far conoscere il vasto e multiforme scenario dell'assistenza umanitaria e della cooperazione allo sviluppo contribuendo, con eventi informativi e formativi dedicati, al lavoro di maturazione e innovazione indispensabili per operare professionalmente a livello nazionale e internazionale.

"Gli architetti possono avere un ruolo molto importante nella Cooperazione perché l'Architettura, nel senso più ampio del termine, è uno strumento indispensabile nella creazione di vero sviluppo nei Paesi terzi. Ci riferiamo non solo alla costruzione tout court, ma anche al lavoro di mediazione tra chi attua gli interventi e i beneficiari, ovvero le popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo". (tratto dal testo di Antonello Iorio presente nella guida).

Foto: ©ASF Architetti senza frontiere, Milano

Foto © TAMassociati

Maggiori informazioni: www.awn.it

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