Ricostruzione post-sisma: entro i 40mila euro incarico diretto ai professionisti (anche non iscritti all'Albo speciale)

Approvato emendamento allo Sblocca-cantieri che interviene sul Dl che disciplina la ricostruzione in Centro Italia

Incarichi diretti ai professionisti se gli importi non superano 40mila euro. Al di sopra dei 40 mila euro e fino alla soglia comunitaria si fa ricorso alla procedura negoziata, invitando almeno dieci (non più cinque) professionisti iscritti nell'elenco speciale dei progettisti abilitati ad operare nei territori del Centro Italia colpiti tragicamente dagli eventi sismici del 2016 e 2017. Al di sotto dei 40mila euro sparisce l'obbligo di iscrizione all'elenco speciale per i professionisti che ricevono incarichi volti alla ricostruzione o riparazione di immobili pubblici.

Tali nuove misure - che valgono per «l'affidamento degli incarichi di progettazione e dei servizi di architettura e ingegneria ed altri servizi tecnici e per l'elaborazione degli atti di pianificazione e programmazione urbanistica» - sono incluse in un emendamento, a firma di senatori di M5S e Lega, al decreto cosiddetto Sblocca-cantieri. Emendamento che è stato approvato il 28 maggio nel corso dell'esame nelle Commissioni riunite Lavori pubblici e Ambiente del Senato.

Inoltre, sempre in riferimento agli incarichi pubblici ai professionisti che operano per la ricostruzione post-sisma o per la riparazione di immobili nel Centro Italia, viene meno l'obbligo di utilizzo, fino alle soglie comunitarie, del criterio di aggiudicazione del minor prezzo. Obbligo che lo stesso decreto Sblocca-cantieri aveva introdotto.

L'esame del testo del disegno di legge di conversione dello Sblocca-cantieri è ormai alla ultime battute a Palazzo Madama (domani dovrebbe approdare in Aula), poi passerà alla Camera in prima lettura, per essere licenziato entro il 17 giugno.

Con un altro emendamento - sempre proposto da senatori del M5s e Lega - anch'esso approvato, gli stessi criteri per l'aggiudicazione di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, introdotti per le aree del Centro Italia, sono stati estesi anche alla ricostruzione dei territori della provincia di Campobasso scossi dagli eventi sismici susseguitisi dal 16 agosto 2018 e dell'area Etnea colpiti dal terremoto del 26 dicembre 2018. Dunque via libera, anche in questo caso, agli affidamenti diretti per importi fino a 40mila euro.

di Mariagrazia Barletta

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