Premio Barbara Cappochin 2019. La Cava Arcari di Chipperfield vince nella Sezione Regionale

il premio internazionale va alla Federal School Aspern a Vienna dello studio Fasch&Fuchs Architekten

Sono stati resi noti i nomi dei vincitori della nona edizione del Premio Internazionale di Architettura Barbara Cappochin, organizzato dall'omonima Fondazione per sostenere il ruolo e la responsabilità dell'architettura nel processo di trasformazione del paesaggio promuovendone la qualità. 

Suddiviso come consuetudine in due categorie, vince nella Sezione Internazionale la Federal School Aspern di Fasch&Fuchs Architekten, il progetto di questo complesso scolastico traspone, secondo la giuria, "in modo coerente e funzionale l'esigenza della realizzazione di una scuola organizzata sui nuovi concetti educativi e modalità di apprendimento aperte basate sulle relazioni tra più classi".

Nella Sezione Regionale, destinata alle opere realizzate in Veneto, vince il progetto di riqualificazione della Cava Arcari sui Colli Berici dell'architetto David Chipperfield, un'opera che "nasce dal vuoto e con piccoli interventi genera uno spazio polifunzionale che enfatizza il fascino e le caratteristiche del luogo definendo, in una dimensione poetica, un nuovo rapporto tra uomo e natura".

A giudicare l'insieme dei progetti è stata anche quest'anno una giuria internazionale presieduta da Ilaria Becco (rappresentante CNAPPC), e composta da Georg Pendl (presidente del CAE), Olivier Bastin (rappresentante UIA), Nicola Di Battista (Direttore Responsabile della rivista del C.N.A.P.P.C. "L'Architetto") e Carme Pinós (fondatrice Estudio Carme Pinós).

"È motivo di grande soddisfazione" - ha commentato Giuseppe Cappochin, Presidente della Fondazione Barbara Cappochin e del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori - la conferma dell'interesse e del prestigio internazionale del Premio, testimoniato dalla partecipazione di opere, ultimate negli ultimi tre anni, provenienti da ben 34 Paesi di tutti i continenti, con la conferma della Spagna e del Giappone al secondo ed al terzo posto, dopo l'Italia, per numero di opere presentate".

La cerimonia di premiazione avrà luogo il 26 ottobre, nell'ambito di tre giornate di eventi culturali a Palazzo della Ragione. Sempre il 26 ottobre, in via San Fermo, è programmata l'inaugurazione dei tradizionali "Tavoli dell'Architettura" sui quali saranno esposte le migliori opere selezionate dalla Giuria.

Il Premio rappresenta uno degli eventi più importanti della Biennale Internazionale Barbara Cappochin che è promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall'Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Padova, in collaborazione con l'Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A.), il Consiglio degli Architetti d'Europa (C.A.E.) e con il Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C.

Premio Barbara Cappochin 2019 | I vincitori

Sezione Internazionale

1° classificato - Federal School Aspern a Vienna (Austria)
Fasch&Fuchs Architekten 

La scuola si trova all'interno di un distretto di espansione urbana nel nord-est di Vienna e rappresenta un elemento importante per creare l'identità del nuovo quartiere.
L'edificio posizionandosi sul perimetro del lotto disponibile si chiude su tre lati per aprirsi, internamente, verso il parco che diventa parte integrante dell'architettura; gli elementi laterali delle scale, la trasparenza del prospetto interno, il sistema delle terrazze e delle coperture accentuano e valorizzano questa continuità tra lo spazio aperto e quello costruito.
Il progetto traspone in modo coerente e funzionale le esigenze dettate dal programma che prevedeva la realizzazione di una scuola organizzata sui nuovi concetti educativi e modalità di apprendimento aperte basate sulle relazioni tra più classi.
La disposizione e sovrapposizione dei livelli, la permeabilità degli spazi interni, la continuità tra spazi pubblici, spazi della didattica e giardino conferiscono all'edificio un carattere inclusivo e accogliente.

Federal School Aspern a Vienna (Austria) Fasch&Fuchs Architekten

Menzione d'onore - Berkappelle Wirmboden Schnepfau (Austria)
Innauer Matt Architekten

Secondo la giuria, un luogo di spiritualità non è solo uno spazio è anche un rituale, una relazione con il contesto e con le persone.
In questo senso questa cappella ha trasformato un piccolo prato in un luogo di incontro, di commemorazione e di riflessione; diventando così un luogo simbolo dell'identità stessa della comunità di Wirmboden che lo ha concepito e costruito.
Il piccolo edificio riesce a relazionarsi con l'immensità del paesaggio circostante, mentre il suo interno semplice e umile definisce uno spazio caratterizzato da un'atmosfera eterea e contemplativa.
L'utilizzo di tecniche costruttive e materiali locali contribuiscono notevolmente all'integrazione con il contesto.

Berkappelle Wirmboden Schnepfau (Austria) Innauer Matt Architekten

Menzione d'onore - Botanical Garden Art Biotop Water Garden Tochigi (Giappone)
Junya Ishigami + Associates

Con il progetto del Botanic Garden Art l'architetto giapponese Junya Ishigami propone una propria visione dell'architettura e del paesaggio che vede gli elementi naturali - alberature, vegetazione, acqua - diventare i principali materiali da costruzione del proprio progetto.
Un risultato spettacolare, definito dalla giuria "un paesaggio naturale costruito di rara bellezza e intensità", capace di costruire uno spazio libero, da attraversare e vivere poeticamente, all'ombra degli alberi tra muschi, pietre e acqua.
La magistrale composizione degli elementi orizzontali del suolo si compongono con la verticalità dei fusti degli alberi e con il tetto delle fronde, a formare una suggestiva atmosfera di spazio "interno", anche se all'aperto. L'architetto usa i materiali vegetali in maniera tettonica realizzando un "paesaggio naturale costruito" di rara bellezza e intensità.

Botanical Garden Art Biotop Water Garden Tochigi (Giappone) Junya Ishigami + Associates

Menzione d'onore - Brick Cave Hanoi (Vietnam)
H&P Architects

L'edificio si trova in un comune suburbano di Hanoi - che ha subito un rapido processo di urbanizzazione - inserendosi perfettamente all'interno di un contesto urbano disomogeneo, senza isolarsi, ma definendo uno spazio protetto di altissima qualità. L'involucro esterno e il volume interno creano uno spazio intermedio fatto di giochi di luce e ombre, dove cresce anche la vegetazione, formando un ambiente intimo che, pur trovandosi in mezzo al tessuto urbano, crea un mondo proprio. I due strati esterni, integrati tra loro, funzionano come un filtro per eliminare gli aspetti negativi dell'ambiente circostante e portare la natura all'interno, definendo piccoli spazi familiari e domestici, idonei ad essere utilizzati diversamente nei differenti momenti della giornata adattandosi alle esigenze del clima monsonico tropicale del nord del Vietnam.

Brick Cave Hanoi (Vietnam) H&P Architects

Sezione Regionale

1° classificato - Cava Arcari Zovencedo (VI)
David Chipperfield Architects

Cava Arcari è una cava in galleria a sviluppo orizzontale che si trova nella zona dei Colli Berici nella provincia di Vicenza. Lo spazio stesso della grotta è, nella sua forma originale, il risultato affascinante del lavoro dell'uomo e, in questo senso, è già architettura.
Il progetto nasce dal vuoto e con piccoli interventi genera uno spazio polifunzionale che enfatizza il fascino e le caratteristiche del luogo definendo, in una dimensione poetica, un nuovo rapporto tra uomo e natura.
Il ridisegno del suolo attraverso semplici addizioni fatte di podi e gradinate in pietra, in contrapposizione con la linea di taglio netta del soffitto riesce a creare un effetto potente che riporta alla memoria l'intensità degli spazi dei teatri classici.
Solo due i materiali utilizzati: la Pietra Bianca di Vicenza e lo specchio d'acqua che riflette le luci artificiali - sapientemente organizzate - sulle pareti e sul soffitto scolpiti dai tagli nella roccia.


Cava Arcari Zovencedo (VI) David Chipperfield Architects | Foto Simon Menges

Menzione d'onore - Nuovo Polo Urbanistico dell'Università di Padova
Padova Proger S.p.A - Pooleng s.R.L. - Manens tifs S.p.A. - Paolo Portoghesi Architetto

Il nuovo polo umanistico dell'Università di Padova si inserisce all'interno dell'area nell'ex ospedale geriatrico in modo rispettoso del contesto di cui valorizza le emergenze architettoniche e gli spazi aperti dei cortili ridefinendo un nuovo sistema di relazioni tra il complesso edilizio e la città.

Il complesso progetto funzionale che comprende biblioteche, aule e uffici dei dipartimenti viene declinato grazie ad una attenta operazione di recupero dell'architettura ottocentesca e attraverso la demolizione delle parti incongrue. L'inserimento dei nuovi volumi consente, infine, di ridefinire i rapporti tra pieni e vuoti creando spazi permeabili al tessuto urbano circostante.

Nuovo Polo Urbanistico dell'Università di Padova 
Padova Proger S.p.A - Pooleng s.R.L. - Manens tifs s.P.A. - Paolo Portoghesi Architetto

Menzione d'onore - Final outcome - AMAA Workshop Arzignano (VI)
AMAA collaborative architecture office research and development

All'interno di un intervento più ampio di rigenerazione di un'area ex industriale, il progetto del piccolo volume per uffici che ospita la sede di AMAA rappresenta un buon esempio di riuso di un fabbricato esistente attraverso l'inserimento al suo interno di un nuovo volume completamente indipendente. Attraverso la trasparenza delle superfici vetrate perimetrali l'edificio crea relazioni con le geometrie dell'involucro esistente a cui rimanda anche l'uso di materiali che richiamano la tradizione industriale.


Final outcome - AMAA Workshop Arzignano (VI)
AMAA collaborative architecture office research and development

più informazioni sui progetti vincitori su
www.bcbiennial.info

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