Ok del Senato al Ddl Clima: istituito un tavolo permanente sull'emergenza climatica

Viene prevista la definizione di un programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria, al quale le amministrazioni pubbliche dovranno conformarsi. Istituito un tavolo permanente interministeriale per l'emergenza climatica. Confermato lo stanziamento di 30 milioni per il programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane.

È stato approvato al Senato il Ddl di conversione del decreto Clima, che ora passa all'esame dell'altro ramo del Parlamento. Ecco i principali contenuti e modifiche.

Strategia nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e tavolo permanente per l'emergenza climatica

Viene prevista la definizione di un programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria, al quale le amministrazioni pubbliche dovranno conformarsi. Con un emendamento approvato a Palazzo Madama si stabilisce innanzitutto che il programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici sia approvato in coordinamento con il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec) e con la pianificazione di bacino per il dissesto idrogeologico.

Il programma sarà approvato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Ambiente e dovrà essere emanato entro 90 giorni dall'approvazione del decreto-legge sul Clima.

Viene inoltre istituito un tavolo permanente interministeriale per l'emergenza climatica. Questo, incardinato presso il ministero dell'Ambiente, sarà composto da un rappresentante dello stesso, nonché dei ministeri delle Politiche agricole, dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture. Il tavolo permanente avrà la funzione di monitorare le azioni del Programma strategico nazionale, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica. Ai componenti non saranno corrisposti compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti.

Riforestazione urbana

Il Ddl prevede il finanziamento di un programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane, per un importo di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.

La definizione delle modalità per la progettazione degli interventi da parte delle città metropolitane è demandata ad un decreto del ministro dell'Ambiente. Il Dm definirà anche i criteri per il riparto delle risorse. Alcuni criteri di selezione sono già definiti nel decreto Clima. Per la scelta delle aree, in particolare, si terrà conto della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità delle aree, dei livelli di qualità dell'aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria aperte per il mancato rispetto dei valori limite di biossido di azoto e dei valori giornalieri di PM10.

Sei milioni per attivare nelle scuole campagne di sensibilizzazione rispetto alle questioni ambientali 

Viene proposta l'istituzione di un fondo denominato "Programma #iosonoAmbiente", con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, finalizzato ad avviare campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali nelle scuole di ogni ordine e grado. Le campagne dovranno innanzitutto informare sugli strumenti e le azioni di contrasto, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Il fondo finanzia progetti, iniziative, programmi e campagne, comprese le attività di volontariato degli studenti, finalizzati alla diffusione dei valori della tutela dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile.

Sussidi dannosi per l'ambiente

Viene prevista la predisposizione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di un apposito programma per l'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, con particolare riferimento al settore dell'energia.

Nell'ambito di tale programma saranno individuate le misure volte alla graduale eliminazione di tali sussidi, e sarà definito inoltre l'impiego di eventuali misure compensative per i soggetti economici e i settori interessati dalla riduzione graduale degli stessi.

Buono mobilità

Viene istituito un fondo denominato "Programma sperimentale buono mobilità", per finanziare un "bonus mobilità" per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, per l'utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale (possibilità introdotta con un emendamento approvato in Senato) e di biciclette anche a pedalata assistita. Il fondo è destinato anche a progetti per la creazione, il prolungamento, l'ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale. La finalità è la riduzione delle emissioni climalteranti.

Il fondo ha una dotazione finanziaria complessiva di 255 milioni di euro, così suddivisa: 5 milioni  per il 2019, 70 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, 55 milioni per il 2022, 45 milioni  per il 2023 e 10 milioni  per l'anno 2024. Il "buono mobilità" è pari a 1.500 euro per le autovetture ed a 500 euro per i motocicli, rottamati entro il 31 dicembre 2021, purché si tratti di autovetture omologate fino alla classe euro 3 o di motocicli omologati fino alla classe euro 2 ed euro 3 a due tempi. 

L'incentivo alla mobilità green viene riconosciuto ai residenti nei comuni italiani interessati alle procedure di infrazione comunitaria per non ottemperanza ai limiti di emissione ambientale.

Il Cipe diventa Cipess

Una modifica al Ddl Clima prevede di cambiare nome al Cipe che diventerebbe Comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile (Cipess) a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Green corner

Viene inoltre agevolata la realizzazione di green corner per la vendita di prodotti sfusi, tramite un incentivo (a fondo perduto) fino a 5mila euro per i commercianti. L'incentivo è finanziato fino ad esaurimento delle risorse, pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.

Riscossione dei tributi nelle aree dell'Italia Centrale colpite dal terremoto

Il decreto (Dl 111 del 2019) contiene anche lo slittamento dal 15 ottobre al 15 gennaio 2020 della riscossione dei tributi che erano stati sospesi nelle aree dell'Italia Centrale colpite dagli eventi sismici che si sono susseguiti a partire dal 24 agosto 2016.

Il pagamento di tali tributi può anche essere rateizzato fino a un massimo di 120 rate mensili di pari importo, con il versamento dell'importo della prima rata entro il 15 gennaio 2020. Slitta al 15 gennaio 2020 anche il termine che era stato fissato per i pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, sospesi anch'essi per effetto del Dl Terremoto (Dl 189 del 2016).

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