Decreto Fiscale, ok alla Camera: ecco le principali novità per edilizia e fisco

Un fondo da 20 milioni per ristrutturare gli ex manicomi. Tripartizione equa tra Nord, Centro e Isole e Sud dell'8 per mille, a diretta gestione statale, destinato all'edilizia scolastica pubblica. Introdotte misure in materia di contrasto all'omesso versamento delle ritenute nel campo degli appalti e dei subappalti. Sono alcune delle misure in campo edilizio contenute nel disegno di legge di conversione del decreto fiscale sul quale alla Camera è stata votata la questione di fiducia (la fiducia al Governo è stata confermata ieri con 310 voti favorevoli e 199 contrari). Nel pomeriggio di oggi (6 dicembre) è attesa la votazione finale e poi il testo approderà al Senato in prima lettura.

Il provvedimento in uscita da Montecitorio contiene, inoltre, novità sul fronte fisco che riguardano anche i professionisti, come la riduzione della soglia di utilizzo del contante, alcune misure relative alla fatturazione elettronica e la rimodulazione della Tari per gli studi professionali.

Fondo per ristrutturare gli ex manicomi

Viene istituito un fondo, che porta in dote 2 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2029, per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica delle ex strutture manicomiali, dismesse per effetto della legge Basaglia. La norma demanda ad un decreto dell'Economia, da emanare d'intesa con i ministeri della Salute e dei Beni culturali, l'individuazione delle strutture da finanziare e le modalità e i criteri per l'assegnazione e l'utilizzo delle risorse disponibili.

8 per mille per l'edilizia scolastica tripartito equamente tra Nord, Sud e Centro

Al fine di garantire una più equa distribuzione territoriale, le risorse dell'8 per mille Irpef a diretta gestione statale, destinate agli interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico delle scuole di proprietà pubblica, vengono suddivise in tre parti di pari importo da far ricadere nelle aree geografiche del Nord (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), del Centro e delle Isole (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna) e del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria).

Fondo unico per l'edilizia scolastica: 65 milioni per messa in sicurezza e riqualificazione energetica

Viene istituita un'apposita sezione del Fondo unico per l'edilizia scolastica, le cui risorse - pari a 5 milioni di euro per il 2019 e a 10 milioni di euro annui dal 2020 al 2025 - sono destinate alla messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici scolastici pubblici.

Le disposizioni attuative, incluse le modalità di accesso alle risorse e le priorità degli interventi, sono stabilite con decreto del Miur, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl fiscale, sentiti i competenti dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti

Viene introdotta una serie di misure in materia di contrasto all'omesso versamento delle ritenute. In particolare viene inserito nel Ddl l'obbligo, per tutti i committenti (pubblici e privati), di richiedere all'impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici, obbligate a rilasciarla, copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute.

Più nel dettaglio, il committente che, tramite contratto di appalto o subappalto affida ad un'impresa il compimento di un'opera o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore a 200mila euro, è tenuto a richiedere all'impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute. Ciò vale per lavori caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera, svolti presso le sedi di attività del committente, per i quali vengono utilizzati beni strumentali di proprietà del committente o ad esso riconducibili.

Il committente è tenuto a sospendere il pagamento dei corrispettivi maturati dall'impresa appaltatrice o affidataria nel caso di mancata trasmissione o nel caso in cui i versamenti risultino omessi o insufficienti.

460 milioni per la rete ferroviaria italiana

Viene autorizzata la spesa di 460 milioni di euro, per l'anno 2019, per investimenti infrastrutturali indirizzati alla rete ferroviaria nazionale

La soglia di utilizzo del contante passa a 2mila euro dal prossimo 1° luglio

La soglia entro cui poter trasferire denaro in contanti passa da 3mila a 2mila euro a decorrere dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2022 sarà ridotta a 1.000 euro.

Fatturazione elettronica e imposta di bollo

Viene introdotta una specifica procedura di comunicazione tra l'Agenzia delle Entrate e il contribuente finalizzata a stabilire l'importo - in caso di ritardato, omesso o insufficiente versamento - dell'imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche. L'amministrazione finanziaria deve comunicare al contribuente, con modalità telematiche, l'ammontare dell'imposta da versare nonché delle sanzioni per tardivo versamento e degli interessi. Viene inoltre ridotta l'entità delle sanzioni dovute.

Nel caso in cui gli importi dovuti non superino la soglia annua di 1000 euro sarà inoltre possibile pagare l'imposta di bollo sulle fatture elettroniche con due versamenti aventi cadenza semestrale, di cui il primo da effettuarsi entro il 16 giugno e il secondo entro il 16 dicembre.

Utilizzo dei dati delle e-fatture per controlli fiscali e di polizia economica e finanziaria

Per le attività di analisi del rischio, per controlli ai fini fiscali e per l'assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria, e con idonee misure di garanzia a tutela dei diritti degli interessati,  viene consentito l'utilizzo dei dati contenuti nei file delle fatture elettroniche da parte della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate.

Credito di imposta del 30 per cento per le commissioni su transazioni in moneta elettronica

Viene introdotto un credito di imposta per esercenti e professionisti che accettano pagamenti con carte di credito, bancomat e altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. Tale credito è pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni in moneta elettronica e si applica ai pagamenti effettuati a partire dal 1° luglio 2020. Ne possono beneficiare professionisti ed esercenti con ricavi e compensi fino a 400mila euro. Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Cancellate le sanzioni per professionisti ed esercenti che non accettano pagamenti in moneta elettronica

Viene prevista la cancellazione delle sanzioni che il decreto fiscale, in vigore dal 27 ottobre, fissa per professionisti ed esercenti che non accettano pagamenti in moneta elettronica. Tale sanzione - che si applica ogni qualvolta un professionista o un esercente rifiuti di accettare pagamenti cashless - attualmente (per effetto del Dl fiscale) è pari a 30 euro più il 4 per cento dell'importo del pagamento in moneta elettronica rifiutato.

Coefficienti per il calcolo della tassa rifiuti per gli studi professionali

Cambia il metodo di calcolo della Tassa per la gestione dei rifiuti urbani (Tari). L'obiettivo della modifica consiste nell'equiparare, ai fini del pagamento della tassa, gli studi professionali alle banche e agli istituti di credito. Da quanto si legge nei documenti del servizio studi di Camera e Senato, tale cambiamento «sembrerebbe determinare una riduzione della Tari per gli studi professionali».

La dichiarazione dei redditi slitta a settembre

Slitta dal 23 luglio al 30 settembre il termine per la presentazione del Modello 730.

670 milioni al Fondo di garanzia per le Pmi

Con una modifica al testo viene disposto un rifinanziamento, pari a 670 milioni di euro per l'anno 2019 del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (al quale hanno accesso anche i professionisti). Si ricorda che il Fondo di garanzia è uno strumento di sostegno pubblico finalizzato a facilitare l'accesso al credito.

Proroga della sospensione delle imposte nei comuni del Catanese colpiti dal sisma del 26 dicembre 2018

Slitta al 16 gennaio 2020 la ripresa dei versamenti sospesi fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti (persone fisiche non titolari di partita IVA e soggetti titolari di partita IVA) residenti (o aventi sede operativa o legale) nei comuni della provincia di Catania interessati dal sisma del 26 dicembre 2018 (si tratta dei comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea).

di Mariagrazia Barletta

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