Il decreto Clima è legge: ok alla riforestazione urbana e programma strategico contro il "climate change"

Con il via libera definitivo alla Camera diventa legge il decreto Clima. Sono diverse le misure - molte non subito attuabili - pensate per contrastare i cambiamenti climatici. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e poi i decreti attuativi.

Riforestazione urbana, programma strategico contro il "climate change" e tavolo permanente per l'emergenza climatica: le strategie da attuare

Viene confermato lo stanziamento di 30 milioni di euro (spalmati tra gli anni 2020 e 2021) per l'attuazione - da parte delle città metropolitane - di un programma sperimentale di riforestazione urbana. Occorre un decreto del ministero dell'Ambiente che vada a definire i criteri per il riparto delle risorse e i criteri di scelta dei progetti che le città candideranno.

Anche se, per la scelta delle aree che potranno beneficare delle risorse, il provvedimento già delinea alcuni principi, tra cui: la valenza ambientale e sociale dei progetti, la riqualificazione ottenibile con la riforestazione, la fruibilità delle aree. Fattore discriminante sarà anche la localizzazione delle aree, che dunque hanno più chance di accesso al finanziamento se collocate in zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria aperte per il mancato rispetto dei valori limite di biossido di azoto e dei valori giornalieri di PM10.

Sempre in tema di clima, dovrà essere messo a punto un programma strategico nazionale che abbia una doppia finalità: contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell'aria. Dovrà essere approvato con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri su proposta del ministero dell'Ambiente e le amministrazioni pubbliche saranno tenute a conformarsi ai suoi contenuti.

Va nella stessa direzione anche l'istituzione di un tavolo permanente interministeriale per l'emergenza climatica incardinato presso il ministero dell'Ambiente, che avrà il compito di monitorare le azioni decise con il programma strategico nazionale. Viene inoltre prevista la predisposizione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di un apposito programma per l'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, con particolare riferimento al settore dell'energia.

Stanziati, inoltre, 6 milioni (per gli anni 2020, 2021 e 2022), per avviare campagne di informazione nelle scuole, volte alla sensibilizzazione dei ragazzi rispetto alle questioni ambientali.

Il Cipe cambia nome e diventa Comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile (Cipess) a decorrere dal 1° gennaio 2021. A parte la diversa denominazione, non sembra che la misura sia destinata ad avere impatti degni di nota.

Bonus mobilità e green corner

Viene agevolata la realizzazione di green corner per la vendita di prodotti sfusi, tramite un incentivo (a fondo perduto) fino a 5mila euro per i commercianti. Confermato anche il bonus mobilità da utilizzare per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, per l'utilizzo di servizi di mobilità condivisa e di biciclette anche a pedalata assistita. Il bonus è valido anche per l'acquisto - a favore dei conviventi - degli abbonamenti e dei servizi citati.

Il bonus conta su una dotazione finanziaria complessiva di 255 milioni di euro (spalmati tra il 2019 e il 2024) e vale fino ad esaurimento delle risorse. In particolare per la rottamazione - entro il 31 dicembre 2021 - di autovetture omologate fino alla classe euro 3 spetta un bonus di 1.500 euro. Per la rottamazione, sempre entro il 2021, di motocicli omologati fino alla classe euro 2 ed euro 3 a due tempi spetta un bonus di 500 euro.

L'incentivo è riconosciuto ai residenti nei comuni italiani interessati alle procedure di infrazione comunitaria per non ottemperanza ai limiti di emissione ambientale.

di Mariagrazia Barletta

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