Il decreto fiscale è legge: 8 per mille alle scuole, nuova Tari per gli studi professionali, ritenute negli appalti

Via libera definitivo al Senato, ora la pubblicazione in "Gazzetta"

Disposta la tripartizione equa tra Nord, Sud, e Centro-Isole delle risorse dell'8 per mille Irpef, a gestione statale, destinate all'edilizia scolastica pubblica. Introdotte nuove disposizioni per contrastare l'omesso versamento delle ritenute nel campo degli appalti e dei subappalti. Istituito un fondo da 20 milioni per dare nuova vita (e nuove funzioni) agli ex manicomi. Disco verde al Senato per il decreto fiscale che diventa legge (si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

Oltre alle novità riguardanti l'edilizia, ovviamente ve ne sono altre di interesse per i professionisti che riguardano il fisco. Tra queste: la riduzione della soglia di utilizzo del contante a partire dal prossimo 1° luglio, la rimodulazione della Tari per gli studi professionali e molto altro.

Le principali novità

EDILIZIA

8 per mille per l'edilizia scolastica tripartito equamente tra Nord, Sud e Centro-Isole

Viene stabilita una tripartizione equa delle risorse dell'8 per mille Irpef a diretta gestione statale, destinate agli interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico delle scuole di proprietà pubblica.

D'ora in poi tali risorse dovranno essere divise in tre parti di pari importo, ciascuna da spendere nelle tre macro-aree : Nord, Centro e Isole, Sud. Più nel dettaglio al fine della ripartizione il Nord comprende le regioni Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna. Il Centro e le Isole inglobano: Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna e e il Sud  le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.

La disposizione precisa, poi, che nell'ambito di ogni area geografica resta fermo quanto disposto dalla programmazione triennale nazionale in materia di edilizia scolastica.

Fondo unico per l'edilizia scolastica: 65 milioni per la messa in sicurezza e riqualificazione energetica

Viene creata un'apposita sezione del Fondo unico per l'edilizia scolastica (istituito nello stato di previsione del Miur nel 2012), le cui risorse - pari a 5 milioni di euro per il 2019 e a 10 milioni di euro annui dal 2020 al 2025 - sono destinate alla messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici scolastici pubblici. Le disposizioni attuative, incluse le modalità di accesso alle risorse e le priorità degli interventi, sono stabilite con decreto del Miur, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl fiscale, sentiti i competenti dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Va precisato che per il Fondo unico per l'edilizia scolastica la Manovra 2020 prevede lo stanziamento di 343,5 milioni di euro per il 2020, 36,5 milioni per il 2021 e 144,5 milioni per il 2022.

Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti

La legge introduce misure in materia di contrasto all'omesso versamento delle ritenute nel settore degli appalti e dei sub-appalti. In particolare viene inserito l'obbligo, per tutti i committenti (pubblici e privati), di richiedere all'impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici, obbligate a rilasciarla, copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute.

Più nel dettaglio, il committente che, tramite contratto di appalto o subappalto affida ad un'impresa il compimento di un'opera o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore a 200mila euro, è tenuto a richiedere all'impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute.

Ciò vale per lavori caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera, svolti presso le sedi di attività del committente, per i quali vengono utilizzati beni strumentali di proprietà del committente o ad esso riconducibili. Il committente è tenuto a sospendere il pagamento dei corrispettivi maturati dall'impresa appaltatrice o affidataria nel caso di mancata trasmissione o nel caso in cui i versamenti risultino omessi o insufficienti. 460 milioni per la rete ferroviaria italiana Viene autorizzata la spesa di 460 milioni di euro, per l'anno 2019, per investimenti infrastrutturali indirizzati alla rete ferroviaria nazionale.

La legge, inoltre, estende l'inversione contabile in materia di Iva (reverse charge) alle prestazioni effettuate mediante contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati, che vengono svolti con il prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente e con l'utilizzo di beni strumentali di proprietà del committente.

Fondo da 2 mln annui per ristrutturare gli ex manicomi 

Vene istituito, nello stato di previsione del ministero dell'Economia, un fondo per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica delle strutture degli ex ospedali psichiatrici dismessi a partire dal 1999 per effetto della legge Basaglia. Le risorse sono pari a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2029.

Viene demandata ad un decreto dell'Economia, da emanare d'intesa con i ministeri della Salute e dei Beni culturali, l'individuazione delle strutture da finanziare e le modalità e i criteri per l'assegnazione e l'utilizzo delle risorse disponibili.

La legge specifica che gli interventi devono realizzarsi nel pieno rispetto del carattere storico, artistico, culturale ed etnoantropologico degli ex manicomi.

460 milioni per la rete ferroviaria italiana

Viene autorizzata la spesa di 460 milioni di euro, per l'anno 2019, per investimenti infrastrutturali indirizzati alla rete ferroviaria nazionale

FISCO

Contante: divieto di trasferimento al di sopra dei 2mila euro dal 1° luglio 

La soglia entro cui poter trasferire denaro in contanti passa da 3mila a 2mila euro a decorrere dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2022 sarà poi ridotta - a tempo indeterminato - a 1.000 euro.

Limiti all'uso del contante
Per limite all'uso del contante si intende la soglia oltre la quale si applica il divieto al trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche

Fatturazione elettronica e imposta di bollo

Viene introdotta una specifica procedura di comunicazione tra l'Agenzia delle Entrate e il contribuente finalizzata a stabilire l'importo - in caso di ritardato, omesso o insufficiente versamento - dell'imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche. L'amministrazione finanziaria deve comunicare al contribuente, con modalità telematiche, l'ammontare dell'imposta da versare nonché delle sanzioni per tardivo versamento e degli interessi.

Viene inoltre ridotta l'entità delle sanzioni dovute. Nel caso in cui gli importi dovuti non superino la soglia annua di 1000 euro sarà inoltre possibile pagare l'imposta di bollo sulle fatture elettroniche con due versamenti aventi cadenza semestrale, di cui il primo da effettuarsi entro il 16 giugno e il secondo entro il 16 dicembre.

Utilizzo dei dati delle e-fatture per controlli fiscali e di polizia economica e finanziaria

Per le attività di analisi del rischio, per controlli ai fini fiscali e per l'assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria, e con idonee misure di garanzia a tutela dei diritti degli interessati, viene consentito l'utilizzo dei dati contenuti nei file delle fatture elettroniche da parte della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate.

Credito di imposta del 30 per cento per le commissioni su transazioni in moneta elettronica

Viene introdotto un credito di imposta per esercenti e professionisti che accettano pagamenti con carte di credito, bancomat e altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. Tale credito è pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni in moneta elettronica e si applica ai pagamenti effettuati a partire dal 1° luglio 2020. Ne possono beneficiare professionisti ed esercenti con ricavi e compensi fino a 400mila euro. Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Ai fini del riconoscimento del credito d'imposta, gli operatori che mettono a disposizioni i sistemi di pagamento elettronico sono tenuti a comunicare le informazioni necessarie all'Agenzia delle Entrate, secondo le modalità che saranno definite con provvedimento direttoriale. Occorre un provvedimento della Banca d'Italia che individui le modalità e i criteri con cui gli operatori finanziari devono trasmettere agli esercenti e ai professionisti, mensilmente e per via telematica, l'elenco e le informazioni relativi alle transazioni effettuate.

Vengono cancellate le sanzioni che il decreto fiscale, in vigore dal 27 ottobre, fissava per professionisti ed esercenti che non accettassero pagamenti in moneta elettronica.

Coefficienti per il calcolo della tassa rifiuti per gli studi professionali

Cambia il metodo di calcolo della Tassa per la gestione dei rifiuti urbani (Tari). L'obiettivo della modifica consiste nell'equiparare, ai fini del pagamento della tassa, gli studi professionali alle banche e agli istituti di credito. Da quanto si legge nei documenti del servizio studi di Camera e Senato, tale cambiamento «sembrerebbe determinare una riduzione della Tari per gli studi professionali».

670 milioni al Fondo di garanzia per le Pmi

Con una modifica al testo viene disposto un rifinanziamento, pari a 670 milioni di euro per l'anno 2019 del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (al quale hanno accesso anche i professionisti).

Si ricorda che il Fondo di garanzia è uno strumento di sostegno pubblico finalizzato a facilitare l'accesso al credito. In particolare, con l'intervento del Fondo, imprese e professionisti non ricevono un contributo in denaro, ma possono ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive - e quindi senza costi di fideiussioni o polizze assicurative - sugli importi garantiti dal Fondo stesso.

Proroga della sospensione delle imposte nei comuni del Catanese colpiti dal sisma del 26 dicembre 2018

Slitta al 16 gennaio 2020 la ripresa dei versamenti sospesi fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti (persone fisiche non titolari di partita IVA e soggetti titolari di partita IVA) residenti (o aventi sede operativa o legale) nei comuni della provincia di Catania interessati dal sisma del 26 dicembre 2018 (si tratta dei comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea).

di Mariagrazia Barletta

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