Bologna sceglie l'innesto contemporaneo di Luigi Orioli per valorizzare lo storico Teatro Comunale

Si è concluso il concorso di idee R-Accordi in Teatro. Già finanziato il primo lotto con quasi 2,3 mln

Si è concluso il concorso di idee R-Accordi in Teatro, la competizione lanciata con l'obiettivo di valorizzare lo storico Teatro comunale di Bologna, un edificio tutelato di grande pregio architettonico ed artistico che, in pieno centro storico, ospita le stagioni di opera e balletto e di musica sinfonica dell'omonima Fondazione. A vincere è Luigi Orioli, architetto, classe 1977, che ha concepito spazi pubblici come generatori di nuove dinamiche culturali e sociali e un nuovo volume, inteso come innesto contemporaneo, che oltre a generare un palcoscenico esterno, racchiude un laboratorio-atelier, una sala prove, la biglietteria e il bar-bistrot.

Bandito lo scorso giugno, il concorso era stato promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale, Fondazione per l'Innovazione Urbana, Fondazione Rusconi e Ordine degli Architetti di Bologna. Ai partecipanti era stato richiesto di ripensare le relazioni fisiche e funzionali tra il Teatro e l'intorno urbano, a partire dagli spazi pubblici esterni e dalla ricomposizione degli assetti interni. Perseguire un'idea di teatro contemporaneo, anche in un'ottica di eventuale variazione e implementazione delle attuali funzioni, era l'obiettivo. Tutto compatibilmente con le esigenze di tutela e conservazione e nel rispetto dei principi di reversibilità e minimizzazione degli interventi. 

Apertura alla città

La proposta di Luigi Orioli prevede la valorizzazione della piazza antistante all'ingresso porticato del teatro: piazza Verdi, che diventerebbe uno spazio per l'incontro. Nel progetto di Orioli un sistema di nuovi arredi crea un invaso semplice, modulare e flessibile, capace di rispondere alle mutevoli necessità ed esigenze. La piazza - afferma Orioli - «riacquista una propria identità proponendosi come attuatore di nuove dinamiche culturali e sociali». Sul retro del Teatro (via del Guasto) il progettista immagina di collocare nuovi spazi per rappresentazioni. In particolare, il nuovo volume della sala prove aperta verso lo spazio verde, rinnova il rapporto del Teatro con la città.

Largo Respighi, alle spalle dell'ingresso, diventa il terzo polo del rinnovato distretto culturale del Teatro Comunale. Attività a scala ridotta prendono corpo negli spazi all'ombra del grande ginkgo biloba.

Il Teatro come attrattore

Obiettivo del progetto è la riorganizzazione funzionale, energetica e socioculturale gli spazi del complesso, con l'intento di renderlo maggiormente permeabile al suo intorno, coinvolgendo i frequentatori della zona, il pubblico tradizionale ed i giovani nelle attività del teatro. 

«L'occasione - scrive il progettista - è data dalla demolizione di una serie di corpi costruiti negli anni in via del Guasto per dare risposta alle crescenti esigenze produttive. Oltre ai corpi viene proposta la demolizione della pericolante torre cisterna in quanto non funzionale alla nuova configurazione del Teatro. Il primo obiettivo del progetto è la ricomposizione dei volumi esistenti, con la creazione di una cortina architettonica che prosegue il corpo della Terrazza e dei volumi retrostanti». Si tratta di un volume aggiuntivo sul lato destro del corpo di fabbrica.

«Il rapporto tra la parte storica ed il nuovo intervento genera - continua Orioli - un taglio del volume per ospitare il nuovo ingresso accessibile, la biglietteria e gli accessi agli uffici ed al loggione. Sul lato del giardino del Guasto l'edificio ed il giardino stesso si "aprono" reciprocamente generando uno spazio urbano innovativo e non convenzionale. Il sistema urbano si completa con l'ampliamento della Terrazza del Teatro verso via del Guasto con la creazione di un nuovo giardino in quota ed il nuovo collegamento con il Guasto attraverso lo spazio prove».

Diversi gli interventi previsti per ridurre i consumi energetici, tra cui l'installazione di pannelli fotovoltaici in copertura. Previste inoltre, puntuali modifiche alla distribuzione spaziale e funzionale interna.

La giuria presieduta da Guendalina Salimei

La giuria, presieduta da Guendalina Salimei, titolare di Tstudio, era composta da Andrea Ugolini (esperto di restauro), Federico Bergami (esperto di riqualificazione energetica degli edifici), Marco Stanghellini, conoscitore del Teatro Comunale e Francesco Evangelisti, direttore del settore Piani e Progetti Urbanistici, del Comune di Bologna.

Il progetto vincitore - si legge nel verbale conclusivo della commissione - «affronta in maniera convincente i vari aspetti del tema di concorso, risolvendo in modo efficace la relazione con le parti storiche del Teatro e con il contesto urbano, in particolare lungo via del Guasto. Si distingue per la creazione di un nuovo ingresso/foyer che si rapporta correttamente con le strutture preesistenti. Buona la ri‐funzionalizzazione interna e le strategie energetiche».

Al secondo posto si posiziona il progetto del raggruppamento formato da Antonello Stella, Mynd Ingegneria e Nadia Martine Piton. Al terzo posto la cordata Carlo Maria D'Amico, Laura La Mendola, Lori Zillante, Elisabetta Fiorenza.

La prima fase del progetto finanziata per circa 2,3 milioni

Già disponibile il finanziamento di 2 milioni e 280mila euro per il primo lotto. L'intervento, infatti, si concentrerà sull'area che affaccia in via del Guasto, dove si prevede di demolire alcuni fabbricati, costruiti in fasi successive all'edificio storico. In questa area - secondo quanto previsto nel Dpp - si potrà recuperare una capacità edificatoria per nuove costruzioni pari a 2.248 metri cubi, di cui sarà possibile costruire circa il 50 per cento nella prima fase e il restante 50 per cento nella seconda.

«Questo progetto va nella direzione giusta - ha affermato Valentina Orioli, assessore all'Urbanistica - perché interpreta gli obiettivi del concorso nella logica di apertura alla città, rendendo il Teatro più estroverso e contemporaneo».

«Una nuova facciata e un nuovo ingresso in via del Guasto permetteranno di vivere il teatro in modo diverso e più accessibile per tutti. Cominceremo al più presto i lavori per dare alla zona universitaria una svolta strutturale che superi la logica degli eventi e delle gestioni temporanee», ha aggiunto Matteo Lepore, assessore Turismo e promozione della città, Cultura, Progetto e Sport in riferimento al progetto di Orioli e alle fasi post-concorso. 

Gli esiti del concorso sono stati presentati in un'iniziativa pubblica tenutasi nel foyer del Teatro Comunale.

di Mariagrazia Barletta

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