Diagnosi energetica e qualificazione degli esperti in gestione dell'energia: le novità in arrivo

Le principali novità contenute nel Dlgs giunto in Parlamento per acquisire il parere delle Commissioni

Sanzioni inasprite per le imprese che, pur ricadendo nell'obbligo, non effettuano la diagnosi energetica. Nuove norme tecniche per definire le competenze degli esperti in gestione dell'energia. Ampliato il perimetro delle Pa che possono presentare richieste di finanziamento per progetti di efficientamento energetico dei propri edifici nell'ambito del Prepac (Programma di riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale). Aggiornamento del Conto termico entro il 31 dicembre 2021

Sono alcune delle novità contenute nello schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue 2018/2002 sull'efficienza energetica, che a sua volta ha innalzato i target relativi al risparmio energetico nell'Ue. 

La bozza - arrivata in Parlamento per ricevere i pareri di rito - propone modifiche al Dlgs 102 del 2014. Ecco le principali.

Lo schema di Dlgs

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Nuova definizione di esperto in gestione dell'energia

Per meglio identificare i soggetti che operano nell'ambito dei servizi energetici, viene aggiornata la definizione di esperto in gestione dell'energia (Ege), integrando in tale figura anche quella dell'auditor energetico. In particolare, l'Ege deve operare con certificazione secondo la norma Uni 11339, che definisce appunto i requisiti generali per la qualificazione degli esperti in gestione dell'energia.

Qualificazione degli esperti in gestione dell'energia

La bozza prevede che gli organismi Uni e Cei, in collaborazione con il Cti e l'Enea, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del Dlgs, elaborino norme tecniche che vadano ad individuare le specifiche competenze degli esperti in gestione dell'energia.

Diagnosi energetiche: inasprite le sanzioni

Viene introdotta una sanzione aggiuntiva per le imprese che, seppur soggette, non adempiono all'obbligo di diagnosi energetica, neanche se diffidate dal Mise. Più nel dettaglio, riguardo alle grandi imprese e alle imprese a forte consumo di energia che non effettuano la diagnosi, pur ricadendo nell'obbligo, il Mise, accertata la violazione, non solo applica la sanzione pecuniaria, come accade ora (da 4mila a 40mila euro), ma diffida anche il trasgressore ad eseguire comunque la diagnosi energetica entro il termine di 90 giorni dalla data della contestazione immediata o dalla data della notifica del verbale. Decorso infruttuosamente il termine, si applica un'ulteriore sanzione che va da 1.500 a 15mila euro.

Viene inoltre introdotta un'altra sanzione, a carico delle imprese cosiddette energivore, che si applica in caso di accertata violazione dell'obbligo di dare attuazione ad almeno uno degli interventi di efficientamento individuati nelle diagnosi stesse (obbligo che può anche tramutarsi nell'adozione di sistemi di gestione conformi alle norme Iso 50001, nell'intervallo di tempo che intercorre tra una diagnosi e la successiva). La sanzione oscilla tra mille e 10mila euro.

Più amministrazioni hanno accesso al Prepac

Viene ampliato il perimetro delle pubbliche amministrazioni che possono presentare richieste di finanziamento per progetti di efficientamento energetico dei propri edifici nell'ambito del Prepac, ossia il programma di riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale, il cui obiettivo è rendere efficiente almeno il 3 per cento annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato.

Rifinanziamento e semplificazione del Programma di riqualificazione degli immobili della Pa

Viene previsto il rifinanziamento del Programma di riqualificazione degli edifici della Pa centrale (Prepac) per il periodo 2021-2030, a valere sulle risorse derivanti dai proventi delle aste per la vendita delle quota di Co2 nel settore Ets (Emission trading system). Vengono introdotte inoltre disposizioni per favorire la semplificazione delle procedure connesse al Prepac. In particolare, si prevede l'attivazione di un portale informatico, presso il ministero dello Sviluppo economico, per gestire le proposte di intervento e la relativa documentazione. Alcune misure sono inoltre finalizzate a garantire la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica di edifici in uso al ministero della Difesa.

Programmi per la riqualificazione di scuole, ospedali e università

Se le risorse stanziate per riqualificare dal punto di vista energetico il 3 per cento delle superfici degli edifici dello Stato lo consentono, i ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, di concerto con il ministero delle Infrastrutture, possono predisporre programmi per realizzare interventi finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche di immobili della Pa, in special modo: ospedali, scuole, università, impianti sportivi ed edilizia residenziale pubblica.

Per tali finalità, i ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, con l'aiuto di Enea e del Gse, possono emanare bandi pubblici per definire, tra l'altro, le risorse disponibili e le modalità di attuazione degli interventi di efficientamento. Sono esclusi gli immobili vincolati per i quali il rispetto di determinati requisiti di prestazione energetica si scontrerebbe con le istanze di conservazione.

Conto termico da aggiornare entro il 31 dicembre 2021

Lo schema di Dlgs fissa la data del 31 dicembre 2021 entro la quale aggiornare il Conto termico, con l'obiettivo di renderlo più efficace. Va aggiornato - si legge nella bozza - «tenendo conto della necessità di adeguare in modo specialistico il meccanismo nel settore civile non residenziale, sia pubblico che privato, nonché dell'esigenza di semplificare l'accesso al meccanismo da parte della pubblica amministrazione, anche attraverso la promozione e l'utilizzo di contratti di tipo Epc, e dell'opportunità di ampliare gli interventi ammissibili, quali gli interventi di allaccio a sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente».

Promozione dell'efficienza energetica nelle Pmi

Vengono introdotte misure per promuovere l'efficienza energetica nelle Pmi, in modo da favorire i sistemi di gestione dell'energia e l'esecuzione di diagnosi energetiche. In particolare, è previsto che il Mise, con il supporto del Gse, emani entro il 31 dicembre 2021 (e poi con cadenza biennale) bandi pubblici per finanziare l'implementazione di sistemi di gestione dell'energia conformi alla norma Iso 50001.

Istituzione del programma nazionale di informazione e formazione sull'efficienza energetica

Un programma di informazione e formazione per promuovere e facilitare l'uso efficiente dell'energia da sottoporre al Mise: è quanto l'Enea deve predisporre entro il 31 gennaio 2021. Il programma deve includere diverse azioni. Vi rientra la sensibilizzazione delle imprese rispetto all'esecuzione delle diagnosi energetiche e all'utilizzo di strumenti incentivanti finalizzati all'installazione di tecnologie efficienti. Sensibilizzazione sui benefici delle diagnosi energetiche anche per le famiglie che vivono in condomìni.

Il programma dovrà anche stabilire misure per favorire la partecipazione delle banche nel finanziamento di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica.

Fondo nazionale per l'efficienza energetica ampliabile anche al settore dei trasporti

Viene prevista la possibilità di potenziare il Fondo nazionale per l'efficienza energetica, estendendolo le iniziative agevolabili al settore dei trasporti.

di Mariagrazia Barletta

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