Headquarter Human Technopole, Piuarch vince il concorso per il nuovo palazzo della ricerca sull'area di Expo2015

Dieci piani di altezza e 35.000 metri quadri a disposizione di scienziati e tecnologie d'avanguardia, un maxi progetto che unisce funzioni pubbliche e di ricerca attraverso una sequenza spaziale continua fortemente iconica e funzionale, basata sui principi di trasparenza, interazione e benessere dell'uomo.

È lo studio Piuarch insieme con 3TI ad aggiudicarsi il concorso internazionale di progettazione indetto dalla Fondazione Human Technopole e Arexpo per la progettazione dell'istituto, il Campus e il nuovo edificio della Fondazione presso l'ex area Expo.

Proclamati vincitori - venerdì 3 aprile - in una conferenza stampa  in sola diretta streaming, si sono contesi l'aggiudicazione finale con i team guidati da: SuperSpatial / Obicua Architetti / Park Associati e Ariatta / ATIproject / Enrico Iascone (Mario Cucinella Architects) con Caterina Amaro, Alberto Romeo / Progetto CMR.

Dopo il Padiglione Caritas e il Padiglione Enel, costruiti durante l'Esposizione Universale, lo studio milanese fondato da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario si confronta così ancora una volta con una delle zone più emblematiche di Milano, chiamata nuovamente a diventare, proprio come nel 2015, il motore trainante di una nuova rinascita della città.

"In un momento particolare come questo, siamo fieri di contribuire a dar vita a una nuova struttura per la ricerca scientifica e il benessere dell'uomo, tematiche che richiedono la nostra massima attenzione e impegno, oggi più che mai - affermano i progettisti - La persona è il fulcro del nostro progetto, destinataria e protagonista di un luogo di scambio del sapere e del dialogo, uno spazio che immaginiamo come parte fondamentale della rinascita di Milano. La nuova sede di Human Technopole è stata progettata innanzitutto come luogo d'incontro, grazie all'architettura in grado di interconnettere funzioni pubbliche e di ricerca, e dalla cui sequenza spaziale continua, scaturisce un paesaggio fluido e fortemente iconico, funzionale e adattabile, sostenibile e d'avanguardia".

Il Campus Human Technopole, che comprende anche i fabbricati oggi già presenti, cioè Palazzo Italia, edificio simbolo di Expo2015, il Padiglione Nord e il Padiglione Sud, avrà una superficie di oltre 11.000 mq.

Al suo interno sorgerà l'edificio di Human Technopole, l'istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, in cui troveranno posto laboratori di biochimica e biologia molecolare, strumentazioni scientifiche d'avanguardia tra cui microscopi ottici, spazio per un ampliamento della facility di microscopia crio-elettronica e fino a 800 postazioni di lavoro per ricercatori, oltre ad ampi spazi comuni, sale riunioni e aule per eventi e corsi di formazione.

Si prevede per la costruzione dell'opera un investimento sino a 94,5 milioni di euro e circa 3 anni di lavori.

Il progetto, un paesaggio fluido e continuo

Un parterre attrezzato, una piazza coperta e un giardino pensile: il progetto di Piuarch si organizza attorno a questi tre spazi, che formano una sequenza ininterrotta dal piano terra fino alla sommità dell'edificio.

Proprio come nel Padiglione Enel infatti, l'elemento portante del progetto è il tema di "uno spazio fluido e continuo, che funziona come un luogo di connessione ed interazione. Nel suo percorso da parterre a piazza coperta, e da piazza coperta a giardino pensile, paesaggio in quota, questo spazio mette in connessione pubblico e privato, esterno ed interno, edificio e paesaggio. Si tratta, in altre parole, di una rivisitazione della tradizionale piazza italiana, una riproposizione contemporanea dei suoi valori umanistici e di sostenibilità ambientale."

Al piano terra il parterre riconnette lo Human Technopole Headquarters con le altre architetture del campus, e dà il via ad una topografia artificiale di piani inclinati che differenzia gli spazi dei flussi e quelli di sosta, gli anfiteatri.

La piazza coperta invece rappresenta lo spazio cruciale d'interazione e di scambio di idee, il cuore del progetto dal punto di vista funzionale, relazionale e simbolico. Si tratta di un grande vuoto a tutta altezza, inondato di luce, attraversato da rampe e passerelle, su cui affacciano tutti gli uffici e i laboratori.
Come una trascrizione architettonica dei valori di un'istituzione come Human Technopole, che promuove la ricerca scientifica come attività massimamente etica e "trasparente".

Naturale completamento del sistema infine è il giardino pensile, là dove il "campus verticale" si apre al suo interno e alla città con falde asimmetriche, pendii verdi, gradinate e piattaforme di legno polifunzionali.

Attorno a questi tre spazi pubblici e collettivi, gli uffici e i laboratori dello Human Technopole Headquarters si organizzano in due blocchi compatti e distinti, entrambi paralleli alla piazza coperta.
Al loro interno, la distribuzione è impostata su criteri di massima ottimizzazione e flessibilità: molte partizioni, ad esempio, sono mobili, per permettere un rapido adattamento alle esigenze in evoluzione del centro di ricerca.

Un ecosistema altamente sostenibile

Lo Human Technopole Headquarters, infine, è concepito come un ecosistema altamente sostenibile.
Le superfici verdi al livello del suolo e in quota permettono la gestione corretta delle acque piovane. Gli impianti fotovoltaici installati sulle pensiline al piano terra, in facciata e in copertura contribuiscono significativamente al fabbisogno energetico dell'edificio.
I frangisole orientati che scandiscono i prospetti calibrano l'apporto della luce solare nei diversi periodi dell'anno.

Crediti di progetto

progetto architettonico piuarch
progetto strutturale 3ti italia
progetto impiantistico seingim
progetto infrastrutture j+s
progetto urbano archimi
consulente laboratori medici ing. Massimo Acerboni
consulente landscape design cornelius gavril

Classifica finale del concorso Headquarter Human Technopole

1° classificato
Tricario Monica Francesca progettista (capogruppo), Ingletti Alfredo progettista, Sella Matteo progettista, Marabese Fabio progettista, Cerri Marco progettista | sintesi dei documenti illustrativi»

2° classificato
Govi Andrea progettista (capogruppo), La Marca Antonio progettista, Guerra Umberto progettista, Matricardi Andrea progettista, Finzi Bruno progettista, Rusconi Stefano progettista, Cerea Marcello progettista, Van Steenwinkel Claude Raymond progettista, Peco Andrea Maria progettista, Piermattei Giacomo progettista | sintesi dei documenti illustrativi»

3° classificato
Pagliani Filippo Paolo progettista (capogruppo), Ariatta Gianfranco progettista, Ariatta Alberto progettista, Lazzari Valeria progettista, Willemin Clément progettista, Manfredini Andrea progettista, Cinquegrana Antonio progettista, Piroso Valerio progettista, Giacomelli Valentina progettista, Garrone Sabine progettista, Rainer Werner consulente, Bobbio Massimo consulente, Premarini Emilio consulente, Zaccarelli Fiorenzo consulente, Goldmann Isabella consulente, Rossi Michele Piero, progettista, Rossi Alessandro progettista, De Cerchio Stefano Antonio progettista | sintesi dei documenti illustrativi»

4° classificato: Zrnic Branko progettista (capogruppo), Serri Luca progettista, Scollo Luca progettista, Salvetti Eugenio progettista, Versace Giuseppe progettista, Freddo Alessandro progettista, Cerati Davide consulente | sintesi dei documenti illustrativi»

5° classificato
Iascone Enrico progettista (capogruppo)  Amaro Caterina progettista, Romeo Alberto progettista, Plebani Mario consulente | sintesi dei documenti illustrativi»

 

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