Premio RIGENERA: in attesa dei vincitori ecco le opere dei finalisti

il 6 ottobre 2020 la cerimonia di premiazione a Reggio Emilia

Interpretano il concetto di rigenerazione a tutto campo, dagli spazi pubblici alle architetture industriali, dai contesti agricoli agli edifici commerciali i 10 progetti finalisti del Premio RIGENERA, alla sua prima edizione, concepito all'interno del Festival dell'architettura di Reggio Emilia e dedicato ai temi della trasformazione architettonica, urbana e sociale, per portare l'attenzione sulle opere di qualità architettonica che sperimentano un approccio originale e un'idea di rigenerazione volta a migliorare la qualità di vita delle persone.

Fedeli al concetto di Baukultur (cultura dell'ambiente costruito) e portatrici di equilibrio ottimale tra l'uomo e il contesto, le 10 opere sono state selezionate dalla giuria - composta da Luca Molinari, Gabriele Lelli, Massimo Magnani, Andrea Rinaldi e Chiara Tonelli - per il merito di mostrare "approcci innovativi alla rigenerazione sia per metodologia di processo, sia per la capacità e l'efficacia di trasformare il luogo o l'edificio esistente creando un luogo diverso, nuovo e utile, oltre a mostrare un risultato architettonico o urbano d'impatto e di indubbio interesse".

Una selezione - tra 69 candidature tutte realizzate negli ultimi 5 anni - che vuole premiare l'azione di rivitalizzazione territoriale, la lettura dei luoghi e dell'esistente, l'inserimento paesaggistico o la relazione con il contesto e il paesaggio urbano, l'idea semplice, originale e innovativa che supera limiti economici o di realizzazione, l'impatto sociale e nei confronti della collettività, e una visione contemporanea che rispetta la memoria dei luoghi.

Le 3 medaglie - e le eventuali menzioni d'onore - saranno consegnate ai vincitori il 6 ottobre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nel corso di un evento live, ospitato negli spazi del caffé letterario Binario 49 a Reggio Emilia.

Durante l'evento gli studi e i progettisti presenteranno i loro lavori, dall'idea alla realizzazione.
Per le disposizioni anti-Covid l'evento è a numero chiuso, obbligatoria la registrazione.

I 10 progetti finalisti del premio RIGENERA

RIUSO AREE INDUSTRIALI / VENEZIA

di Angelucci Architettura (Concordia Sagittaria,Venezia)

In parte già realizzato, il progetto prevede il riuso dell'ampia area industriale PIP a Concordia Sagittaria, a Venezia, attraverso la ristrutturazione e il cambio di destinazione d'uso delle attività esistenti.
Sono stati realizzati nuovi ambienti naturali, piccoli volumi a uso residenziale o di servizio per creare aree articolate, piccole corti e percorsi nel verde.

EX MAGAZZINO VINI - EATALY STORE / TRIESTE

di Archea Associati (Firenze)

Recupero contemporaneo e trasformazione di un immobile ottocentesco, ex Magazzino Vini sul lungomare di Trieste. Il successo del progetto sta nella capacità di non modificare il volume, occupandolo attraverso uno scavo al suo interno per ricavare un ulteriore edificio indipendente, chiuso da un involucro in vetro e sviluppato su quattro livelli.

NUOVO CENTRO CULTURALE DI AGGREGAZIONE E BIBLIOTECA / REGGIO EMILIA

di Arteas Progetti (Reggio Emilia)

Gli edifici pubblici posti in pieno centro urbano, da tempo dismessi, che ospitavano le officine e i magazzini del Genio Civile A Boretto (Reggio Emilia), sono stati riqualificati per creare il nuovo Centro culturale-aggregativo e la Biblioteca.

RIQUALIFICAZIONE DI UN'AREA IN VIA CAMPAGNOLA / VICENZA

di Didonè Comacchio Architects

Una piccola piazza con spazi verdi nel comune di Rosà (Vicenza), frutto dell'intervento che ha previsto la riqualificazione dell'area con la messa in sicurezza pedonale, il restauro di un edificio pericolante e del capitello, e il miglioramento della viabilità.

PARCO GIACOMINI / TREVISO

di MADE associati (Treviso)

Il recupero dell'ex area per la raccolta differenziata dei rifiuti all'interno del parco a Motta di Licenza, trasformata secondo il principio del riuso-riciclo che utilizza le risorse esistenti in loco e il minimo spreco energetico punta a raggiungere una migliore sostenibilità economica e di gestione.

CUBO - CONTENITORE CREATIVO / PARMA

di Guillaume Pacetti (Parma)

Un incubatore creativo che nasce dalla riqualificazione dell'area industriale di via La Spezia 90, a Parma. Partendo dalla rigenerazione di un edificio esistente, un ex mobilificio, il contenitore rappresenta un luogo di dialogo e condivisione.

PARCO URBANO A SAN ROBERTO / REGGIO CALABRIA

di Michelangelo Pugliese Architettura e Paesaggio (Reggio Calabria)

Negli anni Novanta, lungo l'abitato di San Roberto a Reggio Calabria fu realizzata una grande lingua di cemento e asfalto che ne stravolse la vita sociale. L'intervento ridisegna e ricompone la topografia del suolo, tentando una ricucitura tra le due sponde e ridefinendo una nuova superficie vegetale, grazie all'eliminazione di 3000 metri quadrati di asfalto. La 'strada' diviene così l'occasione per un parco lineare partecipato.

PARCO DELLE LEGALITÀ - PARCO TEMPORANEO AGORÀ IN-ATTESA / BARI

di Nicola Sacco architetto e Giuseppe Cataldo ingegnere

Un progetto temporaneo sull'area resa libera dalla demolizione di un manufatto abusivo, nel comune di Modugno (Bari), in attesa della gara per la realizzazione del Parco della legalità in un'ottica ecostenibile, dà vita a un insieme di isole della socialità evitando allo stesso tempo il degrado della zona.

CORTE BERTESINA / VICENZA

di Traverso Vighy Architetti (Vicenza)

Rigenerazione e completamento del nucleo edilizio di una tipica corte rurale veneta ottocentesca con fondo rustico, volti allo sviluppo di nuove relazioni funzionali. Il risultato è un bosco di 8 ettari che racchiude orti e seminativi, una fattoria sociale, un negozio con laboratorio di trasformazione, una struttura per l'ospitalità agrituristica, un centro visite per attività didattiche e delle residenze.

POWERBARN / RAVENNA

di Giovanni Vaccarini Architetti (Pescara)

La rigenerazione di un sito industriale della ex Eridania, storica azienda produttrice di zucchero, in un'area complessiva di 47 ettari nel comune di Russi (Ravenna) si traduce nella realizzazione di un polo per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Per dissimulare la percezione delle imponenti dimensioni dell'edificio, gli architetti si sono ispirati alla tecnica artistica di camuffamento Dazzle, progettando un poliedrico volume di superfici triangolari che confondono l'osservatore nella stima delle caratteristiche geometriche dell'architettura.

rigenerareggioemilia.it

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