Pierattelli firma la futura stazione elettrica Terna a Suvereto

la giuria lo premia per originalità, minimizzazione dell'impatto ambientale e integrazione nella natura

Con una texture di facciata modulare in terracotta, distintiva e in armonia con il paesaggio, il progetto di Pierattelli Architetture si aggiudica il concorso ad inviti - promosso da Terna - per la nuova Stazione Elettrica di Conversione di Suvereto, parte del più ampio intervento di ammodernamento del SA.Co.I.3, attuale collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e penisola italiana.

Obiettivo del concorso, a procedura ristretta, era la raccolta di proposte capaci di connettere insieme architettura e contesto naturale, storico e paesaggistico, mettendo al centro la qualità degli spazi.

La soluzione di Pierattelli ha convinto la giuria per la capacità di rispettare e, allo stesso tempo, valorizzare il contesto, riuscendo a combinare le necessità di un'architettura industriale con la minimizzazione dell'impatto ambientale, l'innovazione, l'originalità e il valore estetico. Il progetto, inoltre, grazie alla sua principale caratteristica di modularità, garantisce tempistiche ridotte di realizzazione e manutenzione.

Una facciata modulare, contemporanea e dinamica per valorizzare natura e tradizione

Ispirata alla vegetazione tipica della Toscana, con i caratteristici campi coltivati, la nuova architettura appare come un edificio industriale cangiante e dinamico, in continuo dialogo con la natura. 

Le formelle in cotto, di differenti tonalità e dimensioni (quadrata, rettangolare e listelli), fissate ai cavi d'acciaio per mezzo di ancore metalliche, caratterizzano l'edificio principale, scandendo ritmicamente la superficie di rivestimento. Anche la facciata ventilata del magazzino è connotata dalla matericità del cotto che presenta, però, solo la forma rettangolare della formella, con superfici lavate e trattate. 

La maglia compositiva, così pensata, permette di ottenere un sistema semplice e ripetibile, nel quale gli elementi, ancorati a una struttura portante composta di profili verticali e trattenuti alle pareti con staffe e tasselli ad espansione, sono facilmente identificabili ed eventualmente sostituibili. 

Il progetto del verde gode della stessa cura di quello architettonico, con l'inserimento di piante autoctone (pini, cipressi ed ulivi) ed essenze tipiche del paesaggio toscano, aggiunte in mezzo alla vegetazione esistente e lungo la strada che dall'ingresso porta all'edificio.

Per mitigare l'impatto visivo, il verde è previsto anche nei moduli della recinzione perimetrale: mantenendo la proposta progettuale originale, con muratura a cassoni metallici con pietre a secco, di altezza 2,5 m per 0,50 cm di spessore, ne viene modificata la composizione. Il modulo del cassone, di cui si compone in alzato la muratura, viene arretrato o fatto sporgere, creando un gioco di vuoti e pieni, luci e ombre. Sul lato interno della recinzione, invece, è previsto l'inserimento di fioriere in lamiera zincata, con piantumazioni di vite americana, i cui colori muteranno con le stagioni.

A coronamento del progetto, lo studio illuminotecnico vede il posizionamento di fari a LED incassati a pavimento, i cui fasci di luce dal basso verso l'alto esaltano scenograficamente il gioco modulare di facciata. Questa strategia si ripete anche nel progetto del verde, con l'illuminazione puntuale di alcuni gruppi di alberi, valorizzando il disegno senza mai sopraffare il paesaggio. 

CREDITI DI PROGETTO

Shades of Cotto - Stazione elettrica di conversione
Suvereto, Livorno

progetto Pierattelli Architetture
area
superficie totale rivestita (edificio principale) 5080 mq;
superficie totale rivestita (magazzino) 794 mq

illuminazione
faretti Naboo di Ares (illuminazione facciate)
fari da terra Chiara di Flos (illuminazione aree esterne)

 

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